Forse che forse la recente, seppur limitata, crisi idrica di qualche settimana fa, il grido d’allarme lanciato da questo giornale ripescando la lettera aperta sulle acque del chimico Giovanni Licitra rivolta ai candidati sindaci, e i suoi consigli all’amministrazione in carica, il recente convegno di Ragusa Prossima sulle medesime problematiche, forse, dicevamo, qualcosa comincia a smuoversi per affrontare un discorso complessivo sulla gestione delle acque e sul suo protagonista principale che è pur sempre il fiume Irminio?
Dal Comune di Ragusa, tramite una nota stampa, apprendiamo infatti che la Giunta Municipale nella seduta dell’8 aprile, ha approvato il Documento di intenti “Verso il contratto di fiume” e l’adesione alle fasi del percorso per l’istituzione del Contratto di Fiume e di Costa “Irminio” tra il Comune di Ragusa, ente capofila, ed il Comune di Giarratana. Nelle intenzioni dell’Amministrazione Cassì “il Contratto di Fiume è uno strumento volontario di programmazione strategica e negoziata che persegue la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico”.
Nel dispositivo dell’atto approvato dalla G.M. si dichiara di aderire alle fasi del percorso “Verso il Contratto di Fiume” dando avvio e contribuendo ad un processo partecipativo che conduca allo sottoscrizione di un contratto di fiume nell’ambito geografico e idrografico del bacino del fiume Irminio. Obiettivi generali del documento di intenti approvato, quelli di avviare percorsi di condivisione e concertazione attraverso la sperimentazione di metodologie innovative di Multilevel Governance, coinvolgendo tutti i soggetti interessati attraverso un ampio programma di animazione territoriale di partecipazione pubblica ed istituzionale.
Prevista anche l’elaborazione di un documento strategico che definisca lo scenario riferito ad un orizzonte temporale di medio lungo termine, che integri gli obiettivi della pianificazione di distretto e più in generale di area vasta, con le politiche di sviluppo locale del territorio. Inoltre dovrà essere definito un quadro ambientale e territoriale di riferimento a cui tendere, i cui elementi caratterizzanti siano il risultato di un’azione volta al perseguimento di diverse strategie quali: riduzione dell’inquinamento delle acque e salvaguardia dell’ambiente acquatico e degli ecosistemi ad esso connessi; uso sostenibile delle risorse idriche; riequilibrio del bilancio idrico; riqualificazione dei sistemi ambientali e paesistici afferenti ai corridoi fluviali; coordinamento delle politiche urbanistiche ed insediative dei territori comunali coinvolti; condivisione delle informazioni e diffusione della cultura dell’ acqua.
Nelle intenzioni dell’Amministrazione Cassì la sottoscrizione del protocollo d’intesa/documento di intenti del “Contratto di Fiume e di Costa “Irminio” avverrà entro il mese si aprile. Tale contratto rappresenterà l’impegno fra le parti a sviluppare entro il 2020 una strategia per il risanamento di medio termine con la definizione delle azioni cui verranno chiamati i soggetti interessati, tramite l’adesione ai programmi operativi di intervento. Prevista inoltre, entro il mese di maggio, la costituzione di una segreteria tecnica del Contratto di Fiume e di Costa che avrà il compito di supportare gli enti firmatari nella fase di avvio del processo di sviluppo sostenibile locale volto alla definizione di uno scenario strategico di riferimento ( Piano di Azione Locale).
Della segreteria tecnica faranno parte rappresentanti dei comuni sottoscrittori, dell’Ordine interprovinciale dei Chimici e Fisici Sicilia, della Federazione Agronomi e Forestale Sicilia, dell’Ordine dei Geologi Sicilia, della Consulta Ordine degli Ingegneri Sicilia, della Consulta Ordine degli Architetti Sicilia, del Servizio Genio Civile, della Protezione Civile (ex Provincia di Ragusa), dell’ATO Idrico, del Consorzio di Bonifica. (da.di.)