"La musica, le parole, la mia voce: sono gli unici strumenti che ho a disposizione per non tradire la mia anima". E’ la filosofia di vita da artista di Francesco Renga che venerdi’ 19 aprile pubblica il suo ottavo album di inediti, "L’altra meta’".
"Ci sono grosse novita’ in questo disco – ha detto –. La ricerca di linguaggio e filosofia musicale prendono spunto dal tempo che viviamo; mi sono accorto che c’era un cambiamento dalla musica e dalla fruizione della stessa, per questo ho sentito l’urgenza di trovare un linguaggio reale e diverso. E’ questo, credo, il miglior pregio del disco: canzoni, parole e musica che riescono a essere contemporanee; che riescono a raccontare la vita che e’ attraversata dallo sguardo di un uomo di 50 anni". Dell’album fa parte anche "Aspetto che torni" presentata all’ultimo festival di Sanremo.
"Volevo portare a Sanremo quella testimonianza, la chiusura di un cerchio, una canzone classica vicina al mio mondo, emozionante, con un testo dal quale si scorge anche la sensazione di una generazione incerta su cio’ che e’". Il titolo "L’altra meta’" e’ tutto un programma. "Esattamente – ha riflettuto -. Oltre a essere 50 anni della mia vita, della mia storia e della mia musica, simboleggia lo spartiacque, un modo di raccontare e poi si parlera’ di un prima e di un dopo, una sorta di ripartenza con una consapevolezza rinnovata".