Il Monumento ai Caduti di Modica ha “riscoperto” i colori di un tempo. Grazie ad una accurata opera di pulizia con prodotti speciali, i modicani potranno ammirare il bianco intenso della statua e le varie sfumature della base marmorea così come erano al momento della costruzione.
Il progetto è stato concepito nel 1923 per iniziativa del segretario comunale Giuseppe Amato e del regio commissario De Dominicis che erano anche gli autori del “Libro d’oro dei caduti modicani nella Grande Guerra” concepito per tramandare la memoria del sacrificio di 799 modicani. Il 1927 vede la realizzazione da parte del Liceo Classico “Tommaso Campailla” un omaggio agli ex studenti modicani caduti in guerra, e comincia la costruzione del Monumento che viene completato nel 1928 ad opera dello scultore Luciano Condorelli, già autore di altri Monumenti simili in giro per la Sicilia come quello di Grammichele che viene considerato il gemello di quello modicano, e di Piazza delle Rimembranze a Pozzallo.
Il Monumento modicano è composto da un’alta stele dove campeggia l’effigie marmorea di un soldato in divisa con una bandiera poggiata sulle spalle. E’ l’unico della provincia iblea a non riportare incisi i nomi dei caduti. L’occasione del restauro è stata propizia per la rimozione delle tre palme che lo circondavano, distrutte dal punteruolo rosso, che costituivano una minaccia seria per l’incolumità della popolazione. Le palme, o quello che restava di loro, si sono letteralmente sbriciolate non appena toccate. Al loro posto, nella giornata di giovedi, verranno impiantate le palme di S.Pietro, altrimenti dette palme nane o Chamaerops Humilis.
“Abbiamo voluto effettuare questo intervento – commenta il Sindaco – poco prima di Pasqua in modo da offrire ai fedeli e ai tantissimi turisti la migliore immagine possibile del cuore del nostro centro storico. I lavori comprendono anche il rifacimento delle aiuole di Piazza Principe di Napoli e delle siepi adiacenti”.