La dieta no carboidrati o low carb prima di Pasqua può far dimagrire fino a 4 chili in una settimana. La dieta low carb, come per esempio la South Beach e la Paleolitica, si basano sulla drastica riduzione dei carboidrati dalla dieta.
In questo modo il corpo si ripulisce dagli zuccheri (responsabili dell’innalzamento della glicemia) ed è obbligato ad attaccare i grassi per reperire il carburante necessario al suo funzionamento. Ma vediamo quali sono gli alimenti consentiti in una dieta low carb e quali quelli vietati. Nella dieta no carboidrati si possono mangiare: zucchine, cavolo e cavolfiore, finocchi, spinaci, asparagi, melanzane, broccoli, cetrioli, cicoria, scarola e lattuga, pomodori, zucca, fagiolini, carciofi. Per quanto riguarda la frutta, invece, via libera per limoni, melagrana, fragole, papaya, frutti di bosco, mirtilli, pesche, albicocche.
Quanto ai formaggi la low carb permette mozzarella, pecorino, ricotta, fontina, parmigiano, stracchino, scamorza, caciocavallo mentre per carne e pesce è possibile scegliere tra tacchino, pollo, manzo, maiale, coniglio, agnello, tonno, trota, pesce spada, frutti di mare, alici, sardine, cozze, calamari, vongole, polpo, triglie. Ora vediamo quali sono gli alimenti vietati, o comunque non previsti perché ricchi di zuccheri sono: patate, riso, pasta, pane, pizza, cracker, biscotti, cioccolato, castagne, kiwi, pere, mango, banana, uva, carote, piselli, miele, bevande zuccherate, frutta secca o disidratata, soia.
Ma quali sono i rischi di un regime alimentare che prevede l’abolizione (o la drastica diminuzione) dei carboidrati? Primo su tutti il rischio cardiovascolare. Un eccessivo consumo di grassi determina un aumento del colesterolo con reale possibilità di infarto e arterioschlerosi. Lo scarso apporto di carboidrati, così come quello di frutta e verdura esporrebbe al rischio tumorale (vescica, seno, stomaco e colon retto). Con una dieta low carb, inoltre, il pericolo chetosi è alto. E se da un lato la carenza di zuccheri nel sangue fa si che il corpo, per reperire energia, attacchi direttamente i grassi facendo perdere velocemnete peso (questo processo si definisce appunto chetosi) dall’altro mal di testa, spossatezza, alito cattivo sono all’ordine del giorno.
Nel corso degli anni sono stati eseguiti diversi studi sulle diete a basso contenuto di carboidrati e diverse sono state le opinioni. Da una parte si è visto che queste diete sono le migliori per combattere l’obesità mentre dall’altra parte è arrivato un’allarme per i rischi che ne conseguono per l’organismo quando si comincia questo tipo di regime alimentare dietetico. In conclusione secondo molti nutrizionisti e dietologi la miglior cosa rimane sempre quella di rivolgersi ad uno specialista prima di cominciare una dieta così da stabilirne la modalità ah hoc.