L’istituzione, con voto del consiglio comunale, dell’ecomuseo Carat (Cultura archietttura rurale ambiente territorio) trova una condivisione di massima da parte delle opposizioni, le quali però evi-denziano alcune perplessità e dubbi.
Dopo quelle del grillino Giovanni Gurrieri, è ora il consigliere del Pd Mario D’Asta ad esprimere le proprie, iniziando dalla fretta di portare l’argomento in aula ,affermando “non si capisce perché il presidente del Consiglio comunale l’abbia portata in aula così, in maniera spedita, senza avere condiviso e convocato la conferenza dei capigruppo. Sembra ci siano state pressioni da parte dell’amministrazione. E per quale motivo? Non si è capito”. Ma D’Asta va oltre e dopo aver parlato ironicamente di “una sorpresa mal confezionata da Cassì sindaco trovata nell’uovo di Pasqua per la città”, e dopo avere premesso di aver votato a favore dell’ecomuseo, e di appprezzare la presenza dei componenti del comitato scientifico, precisa di prendere atto di come “politicamente le azioni di quest’amministrazione non favoriscano la collaborazione e la condivisione né in città, né tantomeno in Consiglio comunale, a maggior ragione quando si tratta di provvedimenti del genere che hanno un interesse trasversale e generale per tutta la collettività.
Il regolamento è stato già predisposto e confezionato, quando invece lo stesso avrebbe potuto essere il risultato di una concertazione specifica più ampia con gli ordini professionali, con le associazioni culturali, con le associazioni di categoria e col mondo del turismo. In più, durante la discussione in aula, avevamo presentato una serie di emendamenti proprio perché, nonostante la bella idea di fondo ritenevamo che la stessa potesse essere migliorata con ulteriori supporti”. Emendamenti però, ricorda il dem D’Asta, quasi tutti bocciati dalla magigoranza.
Quindi passa ad enumerarli “avevamo lanciato l’idea della creazione del parco agroalimentare, della Ragusa sotterranea, di una carta dei servizi, di un cronoprogramma con degli obiettivi, e, ancora, della costituzione di parchi ed ecoparchi, dell’inserimento di finalità strettamente connesse col benessere, della prevenzione, della cultura della salute e dello sport, attraverso attività ad hoc, ma anche di principi legati alla cultura della difesa dell’ambiente, dell’inserimento di un capitolo ad hoc nel bilancio. Avevo proposto, inoltre, di creare un collegamento tra Ecomuseo e Parco degli Iblei ma anche in questo caso mi è stato risposto picche.
Altre idee sono state contestate solo per presa di posizione politica. Mi è stato anche detto che queste idee non si potevano applicare quando, invece, i subemendamenti sono stati certificati come regolari e tecnicamente percorribili dal dirigente dell’ente comunale”. Infine Mario D’Asta passa ad alcune considerazioni “è una occasione persa non avere coinvolto le associazioni di categoria, culturali, ambientaliste, del comparto turistico, le quali avrebbero potuto fornire un contributo importante. Ribadisco che la buona idea di fondo avrebbe potuto essere migliorata. Sarebbe stato giusto coinvolgere la città e le sue articolazioni prima e dopo.
Ci troviamo di fronte a un progetto preconfezionato che, per quanto utile, poteva essere migliorato e reso più collegiale sia in città che in Consiglio comunale. Ripeto ancora una volta: bella idea che, però, poteva essere resa migliore e soprattutto contestualizzata rispetto a una comunità che sa benissimo autodeterminarsi”. (da.di.)