Giornata del 25 aprile a Ragusa Ibla che ha visto un pienone di turisti costretti a fare i conti, per la gioia dei social, con cataste di rifiuti. A segnalare la criticità del quartiere barocco il presidente di Ragusa in movimento, Mario Chiavola, che amaramente commenta “ci siamo presentati con un biglietto da visita molto precario: alla prima prova reale della stagione abbiamo fatto flop.
Ma di chi è la colpa di tutto questo? Bisognerebbe chiederselo. E soprattutto è opportuno chiedere all’amministrazione comunale di adottare tutte le contromisure necessarie per evitare che questo scempio ambientale si ripeta in vista del Primo maggio”. Insomma, per Chiavola “a fronte del sold out in termini di presenze che Ibla ha fatto registrare, non si è registrata adeguata cura da parte di chi dovrebbe avere maggiore attenzione per un bene patrimonio di tutti” e prosegue “se si tratta di incivili, allora i ventilati sistemi sanzionatori di cui ha parlato in questi mesi l’amministrazione comunale non hanno funzionato più di tanto.
Se ci sono problemi di altro genere, come la difficoltà degli operatori commerciali di tenere nelle proprie strutture cumuli e cumuli di rifiuti, allora occorre ascoltare le esigenze di chi agisce sul campo e individuare delle soluzioni urgenti. Non possiamo continuare a ripetere le stesse cose, anno dopo anno. Ibla è un salotto, un oggetto prezioso, e deve essere trattata come tale. Non possiamo offrire ai turisti e ai visitatori quadri del genere che, sinceramente, danneggiano l’immagine della nostra città e, soprattutto, invogliano i turisti a fare pubblicità negativa. Dobbiamo lavorare ancora molto su questo fronte e, per tale ragione, invitiamo l’Amministrazione comunale a verificare quello che sta accadendo e ad adoperarsi di conseguenza”. (da.di.)