E’ nella domenica in Albis, domenica della Divina misericordia, che la comunità dei fedeli di Monterosso Almo celebra la propria Patrona, la Vergine Addolorata. Il simulacro viene portato a spalla dal santuario nel luogo dove sorgeva l’antica chiesa di Sant’Antonio detto “U Viecchiu” che lo custodiva prima del terremoto del 1693, l’evento sismico che distrusse gran parte del Val di Noto.
A Monterosso, il terremoto rase al suolo gran parte dell’abitato e la chiesa che allora sorgeva in quel luogo, ma lasciò illeso il simulacro dell’Addolorata che, per questo motivo, viene portato in un luogo ricco di memorie dove si impartisce la benedizione ai campi e a tutto il popolo. Questo il programma della giornata di domenica 28 aprile. Alle 8 ci sarà il suono festoso delle campane e lo sparo di bombe che annunzieranno i momenti di letizia che caratterizzeranno l’intera giornata. Alle 9,30 il giro di gala per le vie cittadine dell’associazione Tamburi imperiali di Comiso. Alle 10 l’accoglienza alle confraternite e ai comitati e l’avvio verso il santuario. Alle 10,30 la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’arciprete don Giuseppe Antoci.
Alle 11,30 la grandiosa uscita dal santuario dell’Addolorata del venerato simulacro della Patrona, portato a spalla dai fedeli, accolto dallo squillo di trombe, dal suono di tamburi e dallo spettacolo pirotecnico curato dalla ditta “La vip” di Alessandro Vaccalluzzo. A mezzogiorno il tradizionale arrivo a “Sant’Antonio u viecchiu” con breve omelia e benedizione dei campi. Alle 12,30 lo spettacolo pirotecnico e il rientro in chiesa Madre. Alle 13 l’ingresso della santa Patrona in chiesa Madre tra lo sparo di bombe e il lancio di “nzaiarieddi” e riposizione del simulacro.