"A chi mi attacca dico tappatevi la bocca, lavorate e smettete di minacciare il prossimo. E’ l’ultimo avviso". A minacciare gli alleati di governo dal palco di un comizio a Roma, il vice premier Matteo Salvini.
Parole che non sono piaciute al "collega" Luigi Di Maio che dagli studi de La7 replica a muso duro: "Con la corruzione non ci si tappa la bocca, chi e’ coinvolto si deve mettere in panchina". Una nuova giornata all’insegna della tensione si registra anche oggi tra alleati di governo. E come terreno di scontro resta ancora le dimissioni del sottosegretario Armando Siri. Di Maio ribadisce la richiesta di un passo indietro: "La corruzione, il clientelismo li combatti con l’esempio, prima delle inchieste la politica deve dare l’esempio, si doveva gia’ dimettere, poi il sottosegretario ai Trasporti che si occupa di energia e’ gia’ un problema, quell’emendamento lo abbiamo bloccato noi al ministero dello Sviluppo, senza sapere che venisse da quella filiera di persone".