Una proposta a tutte le associazioni contro la violenza sulle donne per una manifestazione della società civile da tenere il 29 maggio a Ragusa. A lanciarla Graziella Perticone, segretaria confederale Cgil Ragusa alla luce del recente femminicidio avvenuto nei giorni scorsi a Ragusa, per la seconda volta in pochi mesi.
Graziella Perticone osserva “quello che è successo a Ragusa non può essere però nascosto, né può essere travisato il racconto di questa immensa tragedia. E’ certamente un atroce episodio nel quale non possono essere posti sullo stesso piano la vittima e il suo carnefice. Va riconosciuta la pietà per ogni persona che muore, ma senza azzerare le responsabilità. E vanno riconosciuti i diritti delle vere vittime impotenti: i figli”. Secondo la segretaria confederale della Cgil occorre prendere atto che “anche questa volta è emerso il dramma della solitudine di una donna, di una mamma e di una moglie, una solitudine che ci angoscia perchè evidenzia l’insufficienza di dispositivi sociali, istituzionali e non, presenti nel territorio e la carenza di strutture idonee a prevenire questi drammi.
Manca una vera educazione alla parità di genere, al rispetto degli altri e dei sentimenti; educazione che anche in questo caso deve sempre più coinvolgere le agenzie educative. Di questo fallimento ci sentiamo tutti parte. Per questo crediamo che il nostro impegno dev’essere aumentato e qualificato. Occorre agire e reagire su tutti i fronti affinché tutte le donne vittime di violenza possono sentirsi protette realmente e concretamente. Serve trasmettere a tutti e tutte, soprattutto ai giovani, la gravità del male che pervade questa nostra società.
Serve assumere la consapevolezza su quanto il dramma della violenza contro le donne è un male che ci tocca molto da vicino. Apriamo gli occhi, i cuori e le menti”. (da.di.)