Negli ultimi dieci anni e’ cresciuta l’occupazione di donne (+125 mila) e laureati (+320 mila) in Lombardia, mentre e’ calata di mezzo milione quella degli Under 45. E’ quanto emerge dal tredicesimo rapporto "Il lavoro a Milano" realizzato da Assolombarda, Cgil, Cisl e Uil.
A provocare questo profondo cambiamento, una serie di fattori non legati all’andamento dell’economia, come l’evoluzione tecnologica, l’invecchiamento della popolazione e la flessibilita’ del lavoro. Dal 2008 a oggi sono diminuiti i lavoratori a tempo indeterminato e la maggior parte delle assunzioni si e’ concentrata nei settori del commercio e dei servizi, a scapito dell’agricoltura e delle costruzioni. Per effetto delle nuove tecnologie, cambiano anche le percentuali legate ai titoli di studio: la licenza media non basta piu’. Gli occupati senza almeno un diploma si sono infatti ridotti di quasi 250 mila unita’ in 10 anni, a vantaggio dei diplomati (+80mila) ma soprattutto dei laureati (+320mila), ormai piu’ di un milione in Lombardia.
Da un punto di vista demografico, l’invecchiamento della popolazione e, in parte, la riforma delle pensioni portano a un aumento dell’eta’ media dei lavoratori. Crescono gli over45, che nel 2018 sono 700 mila in piu’ rispetto al 2008, mentre gli under45 si riducono di mezzo milione.