Sarebbe ‘scomparso’ lo “Stallone morente” ( scultura in bronzo del prestigioso artista siciliano Francesco Messina) che nel 2014 è stato segregato nello spartitraffico di piazza Galatea, a Catania ridotto ad oggetto di arredamento e sottraendolo alla sua integrale e diretta visibilità da parte di cittadini e turisti. La denuncia arriva da Free Green Sicilia.
Stallone che per la sua espressione di sofferenza – afferma Alfio Lisi portavoce di Free Green Sicilia – era stato innalzato a a simbolo dagli animalisti contro lo sfruttamento e la crudeltà verso i cavalli ed in genere verso gli animali le stesse che hanno denunciato, nel 2002 quando l’opera si trovava in piazza V. Emanuele, il vandalico sfregio medievale ed il conseguente danno all’opera in quanto gli era stato saldato addosso una sorta di mutanda di latta che dopo le proteste, pubblicate da numerosi giornali nazionali, è stata rimossa ma non i danni indelebili. Da anni è fatto oggetto di persecuzione anche da chi ha amministrato questa città, forse perché sconveniente alla vista di qualcuno, in quanto mette in mostra la propria virilità anatomica voluta in tutta la sua naturalità dall’autore realista celebrato in tutto il mondo.
Ecco perché Free Green Sicilia ha lanciato l’anno scorso tramite change.org una petizione per mettere fine al continuo sfregio fisico e morale dell’opera d’arte, utilizzata come spartitraffico mentre il suo posto è nel museo d’arte del Castello Ursino, in pieno centro storico, dove dignitosamente avrebbe dovuto essere collocata definitivamente così come peraltro chiede da anni senza essere ascoltata, almeno fino ad ora, dai Sindaci che si sono avvicendati dal suo acquisto.