L’idea della Giunta municipale di Scicli di trasformare le Grotte di Chiafura in una struttura ricettiva, non piace all’on. Orazio Ragusa che chiede la creazione di un tavolo della cultura. “Non possiamo cancellare tutto, non possiamo dare Chiafura in mano ai privati perché organizzino l’interno delle grotte sino a farle diventare delle camere d’albergo.
Il sito di Chiafura era abitato da gente sciclitana che, a un certo punto, si è trasferita al quartiere Jungi per potere contare su una condizione di vita migliore. E che oggi la Giunta municipale vuole porre al servizio di un investimento privato, snaturando i percorsi effettuati, anzi cancellandoli completamente. Tutto ciò potrebbe pure risultare comprensibile se l’amministrazione avesse compiuto la ricerca di quei bandi tesi ad assicurare la realizzazione di un recupero funzionale del sito, rigorosamente pubblico. Poteva risultare giustificabile se questa ricerca avesse dato esito negativo. Ci risulta, però, che tutto ciò non è stato fatto tant’è che l’unico progetto presentato dal Comune è arrivato in ritardo e quindi non ammesso a finanziamento. Ma non voglio riaprire ferite e polemiche.
Voglio soltanto mettere in evidenza che la triste vicenda legata alla creazione del Parco archeologico dei tre colli (San Matteo, Croce, Chiafura), lanciato proprio nella nostra città dal compianto assessore regionale Sebastiano Tusa, consentiva di aprire uno spiraglio di luce per trasferire su un piano nobile la chiamata proveniente a più riprese dal mondo della cultura”. I maggiori esponenti della cultura locale, non sono d’accordo su questo modo di procedere da parte del Comune. Mi risulta, ad esempio, che lo studioso Paolo Nifosì abbia detto chiaramente di volersi porre in difesa della storia della nostra città. Ecco perché ribadisco che è indispensabile pensare a ideare un intervento a respiro pubblico, altro che privatizzazione”. Proprio nei giorni scorsi, l’on. Ragusa ha incontrato il direttore generale dell’assessorato ai Beni culturali della Regione.
E’ stato ribadito con forza che Chiafura è inserito, già da anni, nell’elenco dei luoghi della cultura della Regione. “Circostanza – sottolinea il deputato regionale – che può favorire la partecipazione dell’amministrazione comunale ai progetti a regia, vale a dire la messa a disposizione di fondi che l’assessorato sta cercando di erogare attraverso bandi tipo per far sì che i Comuni che hanno in animo di partecipare lo facciano individuando delle idee forza. Assieme al capogruppo di Forza Italia al Consiglio comunale di Scicli, Mario Marino, e al consigliere Enzo Giannone, abbiamo valutato, dunque, che è indispensabile porsi in maniera costruttiva, per quanto riguarda questi aspetti, nei confronti della Giunta municipale, con l’unico e importante obiettivo di salvaguardare il patrimonio culturale della nostra città. Ragusa lancia l’idea della creazione di un tavolo della cultura composto da intellettuali e associazioni che operano anche nell’ambito ambientale e solidaristico.
Non sarebbe male neppure proporre un dibattito all’interno di una seduta aperta del Consiglio comunale, il massimo organo democratico della nostra città. Un dibattito da cui potrebbe scaturire la proposta che ci consentirebbe di lanciare la candidatura dei siti del Sud Est come capitale italiana della cultura. Affinché questi monumenti, proprio come nel caso di Chiafura, possano essere fruibili da tutti e non soltanto da pochi”.