Lettera aperta del Comitato per la realizzazione della RG-CT al ministro Toninelli e ai parlamentari locali della compagine del governo nazionale e regionale. Il Comitato chiede un impegno responsabile da parte dei rappresentanti del Governo “pro-tempore” e del Senatore Toninelli e dei rappresentanti politici locali della compagine governativa a partire dall’Onorevole Campo.
Si chiede di trasformare "le parole in fatti”, i proclami in atti misurabili nei tempi e nei modi inoppugnabili per efficienza ed efficacia per il riconoscimento del diritto di imprese e cittadini di avere una infrastruttura dignitosa e sicura in un territorio con il più basso tasso di infrastrutturazione del Mezzogiorno. "Con la Informativa del MIT dello scorso 15 maggio, abbiamo appreso, nostro malgrado, – scrive il Comitato – di una improvvisa “inversione di marcia” politica sulla RG-CT, cioè: “Sarc srl … ha inoltrato tre distinte bozze di “lettere di intenti” … una delle quali contempla la cessione ad ANAS della progettazione e delle attività connesse al collegamento autostradale RG-CT … tale ipotesi comporta il superamento dello schema operativo di Convenzione e assicura la realizzazione dell’opera a totale carico delle finanze pubbliche … tale soluzione comporta una significativa riduzione delle tariffe, rapportate esclusivamente ai costi operativi … si procederà a valutare nella prossima seduta CIPE.”
Il Senatore Toninelli, ha confermato la valenza strategica dell’opera e con forte ritardo dal suo insediamento e in contraddizione con le sue iniziali determinazioni ha dato una spallata al progetto di finanza, nonostante le Amministrazioni precedenti, ivi comprese il MIT, già dal 2006, avevano congiuntamente firmato con la Regione l’Accordo di Programma Quadro che prevedeva come unica e sola “strada percorribile” quella del cofinanziamento da parte di un soggetto privato con conseguente tariffazione. In tutti questi anni si è dato seguito “in questa direzione” a norma di legge nei vari passaggi amministrativi, fino alla mai avvenuta firma del Progetto Definitivo dell’opera da parte del CIPE e nonostante tutte le rassicurazioni da parte del Ministro Lezzi e dello stesso Toninelli “prima” di essere abbagliato dai numeri del Piano Economico Finanziario.
L’infrastruttura è arrivata sin da gennaio 2017 al vaglio per l’approvazione del progetto definitivo al CIPE; improvvisamente, tutto si è fermato e il 4 Aprile 2019 è stato dichiarato il “DE PROFUNDIS” del progetto di finanza. Dopo questo atto mancante, abbiamo ancora da affrontare la presentazione del progetto esecutivo e quindi l’avvio dei lavori che, burocrazia permettendo, vedrebbero la luce in almeno oltre un anno dalla delibera CIPE! Una cessione dell’attuale progetto oltre che onerosa, perché gravata anche da penalità ossia sulle finanze pubbliche, non implica un semplice superamento dello schema operativo della convenzione, così come scritto nella Informativa, ma comporta la ridefinizione di alcuni passaggi “ope legis”, ad evidenza pubblica, già effettuati dal concessionario nella appena bocciata procedura. Tutti questi passaggi, semmai venisse trasferito il Progetto Definitivo ad altro attore pubblico, dilaterebbero i tempi di chissà quanto ancora!
Il Comitato mostra dunque forti perplessità e ritiene che la strada ipotizzata del soggetto pubblico sia solo un pretesto per mettere una pietra “tombale” sul progetto. Le preoccupazioni crescono perché abbiamo e continueremo strenuamente a difendere le garanzie degli stanziamenti pubblici che da DECENNI sono state assegnati alla RG-CT; vorremmo scongiurare ogni tentativo di sostanziale definanziamento degli investimenti destinati al Mezzogiorno, comportamento vissuto nel passato e confermato dall’attuale programma che destina le maggiori somme (31 miliardi su oltre 46) nell’ultimo anno di programmazione (giuristi e tecnici neutrali, infatti, parlano di un’attuale “programmazione dilatoria” nei confronti di questi fondi perequativi che sono destinati al SUD). Insomma non dobbiamo perdere i fondi impegnati per la RG-CT.