Un impianto dotato di tecnologie innovative e soluzioni automatizzate in grado di trasformare la frazione organica dei rifiuti (FORSU) derivante dalla raccolta differenziata in biometano, gas naturale da fonte rinnovabile adatto per alimentare i veicoli o utilizzabile per usi domestici, e in compost utile all’agricoltura.
Questo il progetto per il quale A2A, tramite la sua controllata A2A Energiefuture, ha presentato istanza autorizzativa alla Regione Sicilia. L’impianto rientra, infatti, nel novero delle iniziative e degli investimenti di lungo termine in energie rinnovabili che A2A ha messo in campo in Sicilia per il sito di San Filippo del Mela. "Le tecnologie proposte per la realizzazione del Polo Energetico – si legge in una nota – sono il frutto dell’esperienza acquisita negli anni dal Gruppo A2A nei settori dell’energia e dell’ambiente, allineate ai migliori livelli di qualita’ degli impianti gestiti in Italia ed agli standard ampiamente diffusi nelle piu’ avanzate realta’ europee".
"A fronte di un investimento di 35 milioni di euro, l’impianto studiato da A2A – sottolinea la nota – si configura come una delle soluzioni piu’ avanzate d’Europa e un esempio concreto di economia circolare a disposizione del territorio: l’eccellenza tecnologica impiegata e la configurazione dell’impianto che immettera’ direttamente in rete il biometano prodotto, garantiscono un impatto pari a zero". Il processo di trattamento dei rifiuti avviene infatti in ambienti chiusi e posti in depressione, con aspirazione 24 ore su 24, un sistema di biofiltri naturali consente di abbattere completamente eventuali emissioni odorigene.
Il materiale in ingresso subira’ un processo di digestione anaerobica, una trasformazione naturale che "simula" il funzionamento dell’apparato digerente dei mammiferi e permette di produrre il biometano, mentre con lo stadio di fermentazione naturale aerobica (compostaggio) si otterra’ un compost di qualita’, certificato anche per l’utilizzo in agricoltura biologica. La capacita’ di trattamento dell’impianto e’ di circa 75.000 tonnellate all’anno di frazione organica proveniente dalla provincia di Messina. A regime, il nuovo sito potra’ generare dalla FORSU circa 6.000.000 di metri cubi di biometano "green" che non sara’ di origine fossile ma rinnovabile e che, se immesso in rete, potra’ coprire il fabbisogno di gas di circa 5.000 famiglie per il riscaldamento, l’acqua o gli utilizzi in cucina.
Infine, le 15.000 tonnellate di compost certificato per l’uso biologico prodotte ogni anno rappresenterebbero un ulteriore beneficio per la comunita’ agricola. "Oltre a garantire la continuita’ operativa del sito, il Polo – evidenzia la nota – si configura come un’opportunita’ per il territorio della Valle del Mela e una risposta concreta al fabbisogno impiantistico della Sicilia, perche’ coniuga tre aspetti fondamentali: la sostenibilita’ ambientale, un miglioramento della qualita’ dell’aria, (trattandosi di un impianto ‘a freddo’ ossia senza presenza di alcuna combustione) e un minor ricorso alle discariche grazie al recupero della frazione organica differenziata dai cittadini; la sostenibilita’ sociale, con la tutela dei livelli occupazionali del territorio; la sostenibilita’ economica, con gli investimenti previsti per la realizzazione del progetto".
La costruzione dell’impianto non comportera’ consumo di nuovo suolo poiche’ verra’ realizzato completamente all’interno delle aree della Centrale di San Filippo del Mela, gia’ a vocazione industriale. Potra’ entrare in funzione dopo 18 mesi di cantiere dal rilascio dell’autorizzazione. A San Filippo del Mela il Gruppo A2A impiega attualmente oltre 160 persone, alle quali si aggiungono circa 100 lavoratori dell’indotto. "Il progetto del Polo Energetico e’ in linea – si legge sempre nella nota – con il Piano Strategico 2019-2023 del Gruppo A2A che prevede rilevanti investimenti destinati alla riconversione di siti produttivi convenzionali verso soluzioni energetiche integrate, in linea con le sfide strategiche del settore.
A2A Energiefuture si rende sin da ora disponibile ad incontrare cittadini e istituzioni interessati ad approfondire i temi riguardanti il progetto del nuovo impianto per il recupero della frazione organica", conclude la nota.