Osteoartrosi: cos’è e quali terapie possono essere applicate per trattarla. L’osteoartrosi è la più diffusa malattia osseo-degenerativa da cui oggi è possibile guarire.
Se n’è parlato al congresso scientifico di stamani all’istituto ortopedico Villa Salus di Melilli-Siracusa, dedicato allo studio di questa patologia osseo-degenerativa, analizzata dal punto di vista dell’intero processo di cura che il paziente deve affrontare, quindi dai sintomi alla riabilitazione finale, passando per la scelta tra trattamento chirurgico o conservativo. Destinatari del convegno i medici di medicina generale e gli specialisti in medicina fisica e riabilitazione, interlocutori diretti del paziente nella fase di cura.
Oltre agli interventi dei relatori, anche interessanti sessioni di live surgery in collegamento con la sala operatoria di Villa Salus, dedicate al trattamento protesico della spalla e del ginocchio. Responsabili scientifici del congresso sono stati il dott. Emanuele Lombardo, medico chirurgo ortopedico, e il dott. Umberto Dipasquale, direttore sanitario dell’istituto. Nel suo doppio intervento il dottor Lombardo ha sottolineato la scelta di svolgere questa attività di approfondimento per ottimizzare il percorso di cura del paziente, senza dunque fermarsi alla tecnica chirurgica in sé, con l’obiettivo quindi di stimolare una proficua collaborazione tra tutti i professionisti coinvolti nel processo.
Cosa è l’artrosi e le sue manifestazioni sono stati i temi affrontati dal dottor Natale Pizzo, medico chirurgo ortopedico, che ha presentato la patologia, considerata tra le più comuni. Quali scelte terapiche applicare tra terapia conservativa farmacologica, conservativa infiltrativa e terapia riabilitativa è stato invece il tema delle relazioni successive, tenute rispettivamente dal dottor Carmelo Pistritto, chirurgo ortopedico, e dal dottor Antonino Troja, medico fisiatra. Ampio spazio poi al trattamento chirurgico, affrontato ancora dal dottor Lombardo, di fronte a casi di artrosi grave ovvero di 4° grado. “Si tratta di una patologia fortemente invalidante, mal tollerata e purtroppo sempre più diffusa a causa dell’allungamento della vita media e di una maggiore insorgenza di traumi”, ha spiegato il dottor Lombardo che, dopo l’analisi dei livelli di dolore e della limitazione funzionale cui va incontro il paziente e della diagnostica strumentale utile all’individuazione dell’osteoartrosi, ha affrontato il trattamento chirurgico protesico.
“Due gli obiettivi che un impianto protesico deve assicurare – ha ancora detto il dott. Lombardo – funzionalità, ovvero biomeccanica articolare, e longevità, ovvero stabilità articolare”. Infine una visione d’insieme dei successi ottenuti in campo della chirurgia protesica sia nella tecnica usata, che nel design dell’impianto che nei materiali, grazie ai quali oggi la percentuale dei pazienti che si dichiara soddisfatta si attesta tra l’80 e il 90%. Apprezzate poi le due live surgery session in diretta con la sala operatoria di Villa Salus, la prima dedicata alla protesi di spalla e la seconda a quella del ginocchio, che hanno permesso di seguire dal vivo le varie fasi dell’intervento chirurgico e così constatare più direttamente a cosa il paziente viene sottoposto, a quali conseguenze può andare incontro e quali terapie attuare nella delicata fase riabilitativa.
La segreteria scientifica era composta dai medici chirurghi Natale Pizzo, Carmelo Pistritto, Salvatore Salamone, Giovanna Alcamo e Isabella Gallitto, mentre la segreteria organizzativa è stata curata da Elements Srl U., provider la società cooperativa Cosmopolis, partner Fidia, Ls Medical, SaVi med.