Continua la carenza di personale negli uffici postali e nei centri di recapito di Palermo e provincia: dal prossimo 28 maggio assemblee dei lavoratori e chiusura temporanea degli uffici. La SLP-CISL annuncia assemblee negli uffici postali di Palermo e Provincia per il ritardo nell’applicazione degli accordi sulle Politiche Attive del Lavoro.
Da martedì 28 maggio chiusura temporanea dalle 8,00 alle 11,00 dei seguenti uffici postali di Palermo: Palermo-Ausonia; Palermo 1 (via Empedocle Restivo; Palermo 9 (via Arimondi); Palermo 10 (Borgo Nuovo); Palermo 17 (Piazzale del Fante); Palermo 19 (zona Uditore); Palermo 23 (via Monte Pellegrino); Palermo 26 (zona Pallavicino); Palermo 27 (via San Lorenzo); Palermo 28 (via Lussemburgo); Palermo 31 (via Brunelleschi); Palermo 34 (Piazza Unità d’Italia); Palermo 35 (viale regione Siciliana); Palermo 37 (Piazzale Russia); Palermo 39 (viale Regione Siciliana); Palermo 40 (via Leonardo da Vinci); Palermo 41 (via Gino Zappa); Palermo 44 (via Ammiraglio Rizzo); Palermo 45 (via Pergusa); Sferracavallo; Tommaso Natale; Partanna Mondello; Mondello-Lido e Mondello-Valdesi.
Palermo, 25 maggio, uffici postali chiusi fino alle 11,00 del mattino per consentire le assemblee dei lavoratori contro il ritardo nell’applicazione degli accordi sulle Politiche Attive del lavoro, che prevedono la stabilizzazione dei tanti lavoratori part-time del territorio e l’attivazione della mobilità. Centri di recapito ed uffici postali al collasso anche a causa della mancanza di oltre 100 risorse tra il personale in servizio: una situazione paradossale, denunciata da tempo dal sindacato. La mobilitazione inizierà il prossimo 28 maggio con la chiusura temporanea dei principali uffici di Palermo: “Si sono firmati importanti accordi nazionali sulle politiche attive per il lavoro – commenta il Coordinatore Nazionale SLP-CISL Maurizio Affatigato – ma qui in Sicilia assistiamo alle solite perdite di tempo con continui rinvii sulla stabilizzazione dei lavoratori part-time e sulla mobilità dei tanti colleghi che da anni aspirano al trasferimento”.
La carenza strutturale di personale e la mancanza di “ricambio generazionale” tra i postali è un problema che provoca continui ridarti nel recapito della corrispondenza, uno tra i principali servizi rivolti alla clientela di Poste Italiane: “E’ vero che l’azienda, anche in Sicilia, è intervenuta con assunzioni a tempo di portalettere, ma le risorse inserite non sono sufficienti a colmare la mancanza di personale. Una situazione ancora più grave determinata dai moltissimi pensionamenti con quota 100”. La riduzione del personale in servizio è ancora più evidente all’interno degli uffici postali: “Se nel settore recapito l’azienda ha previsto inserimenti temporanei – conclude Affatigato – nelle sportellerie e nelle sale consulenza degli uffici non c’è mai stato alcun inserimento di personale, neppure temporaneo. Una situazione che sta determinato una vera paralisi dei principali uffici postali siciliani”.