A dieci giorni dalla presentazione delle liste si registra l’ennesimo rinvio delle elezioni provinciali. La notizia della decisione arriva da Palermo dove il parlamento siciliano ha votato positivamente il rinvio delle elezioni per le ex Province, con un emendamento che prevede lo spostamento della data utile a non oltre il 30 maggio 2020.
Soddisfatto il sindaco di Messina on. Cateno De Luca secondo il quale non aveva senso celebrare queste elezioni il 30 giugno, non essendo ancora stata risolta la Finanziaria. Di tutt’altro avviso il sindaco di Modica Ignazio Abbate che parla di "vergogna siciliana". “La politica regionale ha deciso che i territori devono morire” dichiara Abbate, subito dopo la notizia dell’ennesimo rinvio delle elezioni di secondo grado che avrebbero consegnato finalmente dopo anni una guida politica alle province regionali. “Chi ha votato questo rinvio deve solamente vergognarsi perché ha certificato il proprio disinteresse per il territorio siciliano. La situazione delle province, martoriate da anni di commissariamenti e costantemente nella perenne incertezza, è sotto gli occhi di tutti. Parliamo di strade disastrate, di scuole allo sbando, di totale mancanza di servizi alla persona.
E oggi addirittura c’è chi si vanta di essere il promotore di questo rinvio perché, testuali parole, “si tratta di enti assolutamente inutili”. Su questa frase è racchiusa tutta la mortificazione di un intero popolo. Per quale norma giuridica da sette anni le province siciliane devono essere in mano ad una sola persona? Se sarà necessario lo chiederemo al Presidente della Repubblica, ma vogliamo una risposta. Non accettiamo che si decida ancora di non decidere e non accettiamo come spiegazione che gli Enti sono inutili. Eravamo contenti, chiunque sarebbe stato eletto, che la Provincia potesse finalmente avere una guida politica. Ma evidentemente questo avrebbe dato fastidio a Palermo che avrebbe perso il proprio controllo diretto esercitato attraverso i commissari sulle varie province.
E quindi si rinvia tutto ad aprile 2020, e poi si rinvierà ancora e ancora sperando sempre che ci sia qualcun altro a prendere la decisione. E le vittime saranno come sempre i cittadini che resteranno a guardare inerti il deterioramento della società". Nei giorni scorsi Abbate come altri sindaci aveva dato la disponibilità a risollevare la provincia di Ragusa ma adesso tutto è saltato.