La Polizia di Ragusa ha arrestato un nigeriano per maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale ai danni della compagna e della figlia minore della donna. Agghiacciante il racconto della donna e della piccola che ha trovato il coraggio di raccontare inaudite violenze quando ha visto il compagno della madre che la picchiava per l’ennesima volta.
La Procura della Repubblica di Ragusa che ha coordinato le indagini condotte dalla Squadra Mobile iblea ha ritenuto che sussistessero gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato tanto da chiedere la misura cautelare del collocamento in carcere disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari. L’intervento degli uomini della Squadra Volanti è avvenuto lo scorso fine settimana in pieno centro storico di Ragusa dove una giovane donna stava urlando in strada in modo disperato in cerca di aiuto. L’intervento immediato della Polizia di Stato permetteva di scongiurare il peggio e di identificare tutti i presenti. La donna riferiva di essere stata picchiata dal suo compagno in quanto avevano avuto una lite perché lui la picchiava ogni volta che era ubriaco e l’uomo tentava di minimizzare.
La vittima dopo essere stata medicata in ospedale, veniva assistita da una delle donne in servizio presso la Squadra Mobile che piano piano riusciva a far denunciare i gravissimi abusi subiti negli ultimi mesi. I due, entrambi nigeriani, si erano conosciuti presso una struttura di accoglienza per richiedenti asilo della Sicilia e tra loro era nata una relazione. La donna era partita dalla Nigeria insieme a due figli, una dodicenne ed un neonato. L’uomo dapprima era gentile e si era offerto di aiutarla poi la relazione è diventata un incubo. La donna era costretta ad avere rapporti sessuali quotidiani e per più volte al giorno anche quando c’erano i bambini. I due si erano trasferiti a Ragusa dove l’uomo chiedeva l’elemosina nei pressi dei supermercati e la donna accudiva i figli. Anche a Ragusa la storia non cambiava, l’uomo beveva ogni giorno ed ogni giorno la picchiava e violentava.
Negli uffici della Squadra Mobile di Ragusa la donna raccontava questa agghiacciante storia, ma non era ancora tutto perchè ad un certo punto la dodicenne ha chiesto di poter riferire anche lei alcune cose sul compagno della madre e scoppiando in lacrime ha raccontato alla poliziotta che era stata violentata. La piccola ha riferito di aver trovato il coraggio di denunciare quando ha visto che la mamma si era determinata a raccontare tutto alle poliziotte. Immediatamente avvisata una psicologa veniva ascoltata la piccola nelle forme dell’audizione protetta e la vittima raccontava che in più occasioni era stata violentata dal compagno della madre quando in qualche occasione erano rimasti soli in casa. Il racconto della piccola era ancora più terribile di quello della madre, entrambe vittime di un uomo che aveva promesso di prendersi cura di loro.
Al termine dei circostanziati racconti delle due vittime la Squadra Mobile ha redatto un rapporto per il Pubblico Ministero che ha tempestivamente richiesto una misura cautelare a carico dell’indagato ed altrettanto velocemente il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto che il soggetto venisse condotto in carcere. Dopo neanche 48 ore dalla denuncia gli uomini della Polizia di Stato hanno ricevuto l’ordine di esecuzione della misura cautelare catturando immediatamente il nigeriano per condurlo in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.