"La priorita’ e’ sbloccare i cantieri". Lo afferma Maurizio Casasco, presidente di Confapi (la Confederazione della piccola e media industria privata) a margine della presentazione della relazione annuale della Banca d’Italia. "La paralisi attuale e la recessione sono piu’ minacciose di una temporanea sospensione del Codice degli Appalti che ovviamente non puo’ prescindere dal rispetto della legalita’ e della trasparenza".
"Sospendere l’efficacia del Codice degli Appalti non vuol dire licenza di delinquere, ma l’applicazione diretta e immediata della Direttiva Europea sulla materia, ossia di un complesso di regole che, mentre non e’ affatto piu’ lassista del codice italiano, e’ sicuramente privo di inutili procedimenti e ‘procedimentini’ che fanno dell’Italia il regno delle opere cadenti o incompiute. Resta inteso che la priorita’ e’ quella di varare regole semplici, chiare e durature nel tempo che diano garanzia di legalita’ e opportunita’ di lavoro.
La stragrande maggioranza degli imprenditori italiani sono seri e dalla parte del lavoro e dello sviluppo, cosi’ come la stragrande maggioranza di dirigenti e funzionari della PA. Da un anno – conclude Casasco – attendiamo l’inizio della ricostruzione del Ponte Morandi a Genova e abbiamo accumulato inspiegabili ritardi nell’avanzamento dei lavori della Tav. E’ ora di muoversi per il bene del Paese".