La Procura della Repubblica di Catania ha disposto il fermo di indiziato di delitto di 5 persone, una rumena, due italiani e due marocchini, nel ragusano: la madre di una bambina di 13 anni e’ indagata per sfruttamento della prostituzione minorile e i 4 uomini per atti sessuali con minore, rispondendo pero’ del reato piu’ grave reato di violenza sessuale.
Nel corso di alcuni controlli per il contrasto al caporalato, gli uomini della Squadra Mobile di Ragusa notavano una ragazzina che aveva degli atteggiamenti non consoni alla sua eta’. Sin dalle prime informazioni raccolte, gli investigatori apprendevano che la piccola era solita avere rapporti sessuali con uomini anche molto piu’ grandi di lei. La Procura di Catania autorizzava gli investigatori a intercettare le conversazioni telefoniche della bambina e della madre, dalle quali emergeva che la piccola avesse dei rapporti sessuali con uomini di ogni eta’, dai 30 ai quasi 90 anni.
In particolare, la ragazzina veniva portata dalla madre da un anziano dove faceva la cameriera per poter avere dei generi di prima necessita’ o anche per fare una doccia e l’uomo la portava su in camera per chiederle dei favori sessuali. La bambina e’ stata cosi’ affidata a un centro specializzato e, nel corso dei racconti, e’ emerso il tragico quadro. Dalle intercettazioni emergeva che tutti gli indagati stavano pianificando la fuga e il Gip ha cosi’ accolto la richiesta di fermo, applicando la misura cautelare in carcere per tutti gli indagati tranne che per il novantenne al quale e’ stata applicata la misura dell’obbligo di dimora nel comune di Vittoria.