C’e’ una data che nel calendario fiscale dei contribuenti italiani e’ cerchiata con il bollino nero: lunedi’ 17 giugno. Per imprese e famiglie, infatti, e’ il primo tax day dell’anno, visto che saranno chiamate a versare all’Erario 32,6 miliardi di euro. Una vera e propria stangata. A dirlo e’ la Cgia.
"Oltre ad avere una pressione fiscale tra le piu’ elevate d’Europa – afferma il coordinatore dell’Ufficio studi Paolo Zabeo – in Italia e’ estremamente difficile anche pagare le tasse. La complessita’ e la farraginosita’ del nostro sistema tributario spesso mette in seria difficolta’ perfino gli addetti ai lavori, come i commercialisti, le associazioni di categoria o i Caf. Figuriamoci gli imprenditori, in particolar modo quelli di piccola dimensione, che, all’interno della propria attivita’, in moltissimi casi non dispongono nemmeno di un ufficio amministrativo minimamente strutturato".
Secondo la stima elaborata dall’Ufficio studi della Cgia, entro lunedi’ gli imprenditori dovranno pagare al fisco le ritenute Irpef dei dipendenti e dei collaboratori (12 miliardi di euro), mentre famiglie e imprese saranno chiamate a versare l’Imu/Tasi in capo alle seconde/terze case e agli immobili strumentali (9,9 miliardi di euro). Industriali, commercianti, artigiani e lavoratori autonomi, inoltre, dovranno versare l’Iva allo Stato (9,8 miliardi) e, infine, si dovranno corrispondere le ritenute Irpef trattenute sui compensi dei lavoratori autonomi (935 milioni di euro).