Luca Poniz e’ il nuovo presidente dell’Anm. Il pm di Milano, espressione della corrente progressista Area, fino alle dimissioni di Pasquale Grasso ricopriva l’incarico, all’interno del sindacato delle toghe, di vice presidente.
Giuliano Caputo di Unicost e’ stato inoltre confermato segretario, scelto come suo vice Cesare Bonamartini di Autonomia e indipendenza. Appena eletto il neo presidente dell’Anm ha riservato la sua prima riflessione ai rapporti tra politica e magistratura. "Per un magistrato che si candida, una volta fatta, questa scelta deve essere irreversibile". "La mia elezione – ha aggiunto – e’ un onore ma anche un onere visto il momento cosi’ delicato. La difficolta’ viene dopo, la giunta nasce su una crisi di credibilita’, quindi e’ un compito complicato e che si basa sulla riflessione aperta tra la magistratura e i rapporti di potere".
"Ho notato in questi anni – riflette Poniz- maggiore attenzione dei magistrati all’approdo della propria carriera, una corsa a coronarla. Credo che le ambizioni debbano recere ad altri valori. I rapporti con la politica sono origini di alcuni mali. E’ necessaria una riflessione. Abbiamo gia’ da tempo chiesto al legislatore di disciplinare sull’accesso alla politica dei magistrati ma siamo rimasti inascoltati su alcuni passaggi".