Su quella che, riportando la nota del gruppo consiliare 5 stelle, abbiamo definito la complessa vicenda finanziaria dei rilievi mossi al Comune di Ragusa dalla Corte dei Conti, è pervenuta la nota ufficiale di Palazzo dell’Aquila per fornire i doverosi chiarimenti e, aggiungiamo noi, per rispondere alle dichiarazioni dei consiglieri pentastellati, come del resto sembra diventata prassi da parte dell’amministrazione comunale chiamata ripetutamente in causa dalla compagine grillina.
Sulla questione il primo cittadino dichiara quanto segue: "L’indagine della Corte dei Conti per i Bilanci 2015 e 2016 del Comune di Ragusa è gravissima, motivo per cui quest’Amministrazione ha preferito tenere un profilo basso, non mediatico, e lasciare interloquire con la Corte dei Conti il dirigente competente. Perché lo abbiamo fatto? Perché abbiamo il dovere di difendere il Comune: stiamo provando a giustificare quello che è stato fatto negli ultimi anni quando furono commesse chiaramente delle irregolarità, stiamo proponendo alla Corte dei correttivi che costeranno centinaia di migliaia di euro per evitare di esporre Ragusa al blocco dei programmi di spesa come il caso di altri Comuni vicini, beneficiari di Royalties.
Ma questa propaganda opposta non la possiamo accettare: qui si sta speculando sulla linea difensiva dell’attuale gestione del Comune di Ragusa per sostenere che va tutto bene. No, non va tutto bene: ci sono più di 15 punti da chiarire e ben 3 segnalazioni al Procuratore Capo, c’è una relazione della Corte dei Conti che parla di “parte entrata del bilancio non veritiera al fine di produrre una illegittima espansione della capacità di spesa” e di “anomalie atte a pregiudicare gli equilibri economico/finanziari del Comune di Ragusa e di numerose violazioni di norme”, ci sono oltre 30 milioni che non trovano collocazione in missioni e programmi corrispondenti a quanto previsto dalla legge!
E sapete cosa succedeva in passato quando la Corte dei Conti segnalava queste anomalie? Si inviavano note lacunose ritenute insufficienti o non si rispondeva affatto. Non si rispondeva affatto.” Anche l’assessore Iacono, titolare delle delega al bilancio ha ritenuto opportuni intervenire: “I rilievi della Corte dei Conti vanno dal non rispetto di nessun vincolo di legge per l’approvazione dei bilanci ai milioni di royalties utilizzati per le spese correnti. Tocca a noi, però, provare lo stesso a giustificare quello che è stato fatto negli ultimi anni nell’interesse dell’Ente ma mai ci saremmo aspettati certe mistificazioni e spudoratezza politica.
La Corte dei Conti parla di "violazioni, inadempienze ed omissioni accertate", con l’81 % dei soldi delle royalties, decine di milioni di euro, utilizzati in spese correnti anziché per investimenti tesi a produrre occupazione ed attività imprenditoriali. Aumento spropositato dei residui attivi e dei residui passivi, somme considerate e spese come “avanzo libero” quando “avanzo libero” non era, anticipazioni di cassa non registrate o registrate in capitoli dove non dovevano essere registrate. In sostanza la Corte ritiene inattendibili gli strumenti finanziari per gli anni sottoposti a verifica.
A tutto questo i consiglieri grillini in queste settimane invece di collaborare alla difesa dell’Ente hanno fatto ostruzionismo prima in Commissione, astenendosi e non richiedendo le due pagine di relazione dei Revisori dei conti, e poi in aula, presentando una pregiudiziale per fare slittare ancora l’invio della deliberazione del Consiglio adducendo che “gli mancava la relazione dei revisori” che proprio in Commissione non avevano, deliberatamente, richiesto. In aula, malgrado la bocciatura della loro pregiudiziale, fino alla fine hanno cercato, irresponsabilmente, di fare mancare il numero legale che invece la maggioranza e il resto delle opposizioni hanno garantito.” (da.di.)