"Ciao, oggi sarebbe stato il tuo tredicesimo compleanno…" Inizia così la lettera che il papà di Loris, il bambino ucciso a Santa Croce Camerina cinque anni fa dalla madre Veronica Panarello, ha scritto oggi e diffuso alla stampa. "Tu sei un vivo ricordo tra tantissimi, il sogno infranto di un futuro che avrebbe dovuto esserci ed invece non c’é più», scrive ancora Davide Stival.
Per l’assassinio del bambino, che all’epoca dei fatti aveva solo 8 anni, è stata condannata a 30 anni di reclusione la mamma, pena confermata in secondo grado, con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere. Inizialmente la donna aveva sviato le indagini dicendo che era scomparso, poi, nelle settimane successive, aveva puntato il dito anche nei confronti del suocero. «Sono trascorsi quasi cinque anni, senza vederti più crescere e diventare grande. Vorrei vederti scartare i regali insieme a tutti i tuoi compagni. Anche loro oggi avranno un pensiero speciale per te. Ma io voglio immaginarti sorridente e felice in questo tuo giorno di festa, mentre spegni le tue candeline da lassù insieme a tutti gli altri angioletti come te».
Davide dice anche di aspettare, insieme al fratellino “il vento delicato del tuo soffio”, scrivendo poi «Ci manchi tanto e ti pensiamo sempre. Per noi non sei andato via realmente perché sentiamo il caldo abbraccio del tuo sorriso. Sei tu ad indicarci la strada dall’alto, aiutandoci ad affrontare la vita al meglio». Il padre di Loris conclude la missiva spiegando che un giorno rivedrà il proprio bambino «solo questa forza riesce a farmi vivere come se non fossi mai andato via. Sei il più colorato e bello arcobaleno che vive in noi! Buon compleanno da papà e dal tuo adorato fratellino».