L’esoscheletro 2.0 sarà per la prima volta in Sicilia e a Ragusa in particolare. Si tratta di un innovativo strumento riabilitativo e sarà presentato e “provato” per la prima volta, dai medici e dai sanitari ragusani. L’esoscheletro sarà presentato martedì 25 giugno, presso il porto turistico di Marina di Ragusa.
Un giovane ennese, che non ha più l’uso delle gambe, un ex militare che ha subito un grave incidente con la moto, sarà il primo paziente siciliano ad utilizzare l’importante dispositivo riabilitativo. L’iniziativa è stata promossa da ORTHOM Group, in collaborazione con l’associazione Unipit e con Officine Ortopediche Rizzoli, con il patrocinio del comune. L’evento è stato presentato a Palazzo dell’Aquila. «L’innovativo ausilio riabilitativo – spiega Pietro Di Falco – sarà operativo il prossimo 25 giugno al Porto Turistico di Marina di Ragusa e consentirà ad Andrea Tambè, giovane di Barrafranca (EN), rimasto in sedia a rotelle dopo un incidente stradale a 22 anni, di provare l’emozione di tornare alto un metro e ottanta. L’esoscheletro è stato presentato il 10 maggio scorso a Villa Beretta, centro di riabilitazione d’eccellenza in provincia di Lecco, con il professor Molteni.
La Sicilia si candida ad essere una regione pilota nell’utilizzo della nuova tecnologia. Introdurlo in alcuni centri siciliani ci consentirà di avviare una riabilitazione ad alti livelli. Questo diminuirebbe per l’Asp i costi di chi, per le cure, è costretto a spostarsi in altre regioni e potrebbe portare alla Sicilia gli introiti derivanti da chi verrebbe qui per imparare ad utilizzarlo». Sara Lanza ha aggiunto: «Porto il saluto del direttore generale Angelo Aliquò, molto sensibile al tema della riabilitazione, avendo diretto l’IRCSS Bonino Pulejo di Messina, tra le prime strutture in Italia a percorrere la strada della robotica. La Riabilitazione è associata alla robotica, ma non è la robotica. Questo importante strumento innovativo riproduce la cinematica del cammino e può quindi essere d’aiuto nel percorso rieducativo dei soggetti che, per varie cause, hanno perso temporaneamente o permanentemente questa abilità»
Anche Giuseppe Tumino e Franca Mangiapane hanno espresso il sostegno dell’Ordine dei Medici e dell’Inail, per gli importanti risvolti che l’esoscheletro può avere per il recupero medico e funzionale dell’individuo. I due promotori sono Unipit e Orthom Group. Unipit, ente di ricerca scientifica e formazione, senza scopi di lucro, ha stretto accordi con atenei pubblici (Università degli Studi di Pavia, Università degli Studi di Palermo, e atenei privati, tra cui l’Università Telematica Pegaso) e con istituti di ricerca nazionali, come il CNR (Centro Nazionale di Ricerca). Si interfaccia anche con importanti realtà estere: in Libia con il centro protesico di Janzour e il centro riabilitativo di Al Swani, in Libano con il Centro di Medicina Rigenerativa Regentime, specializzato nel trattamento con cellule staminali e l’ospedale di Burgi, in Bulgaria.
In Sicilia sono previsti tre appuntamenti per la presentazione dell’esoscheletro. Il dispositivo verrà presentato il 25 giugno mattino all’Unità Spinale del Cannizzaro di Catania e l’indomani, 26 giugno, presso l’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico “Oasi Maria SS. di Troina”. Gli appuntamenti sono riservati a medici e personale sanitario e specialisti della riabilitazione delle due strutture ospedaliere. A Marina di Ragusa (Calamanca, ore 18) si potrà partecipare su invito e prenotazione.