Inganni, falsi ricordi, lettere dei genitori nascoste. Sarebbero stati solo alcuni dei metodi adottati nei confronti di bambini, in provincia di Reggio Emilia, al fine di allontanarli dai genitori, per poi mantenerli in affido e sottoporli a un circuito di cure private a pagamento di una Onlus piemontese.
Diciotto persone, tra cui anche medici e assistenti sociali, sono stati raggiunti da misure cautelari. L’inchiesta, denominata "Angeli e Demoni", avrebbe svelato l’attivita’ di una organizzazione accusata di aver redatto false relazioni per allontanare i piccoli dalle famiglie e in seguito collocarli in affido. Un business illecito di diverse centinaia di migliaia di euro di cui avrebbero beneficiato alcuni degli indagati, mentre altri si sarebbero avvantaggiati a vario titolo dell’indotto derivante dalla gestione dei minori attraverso i finanziamenti regionali.
I destinatari della misura cautelare sono accusati, a vario titolo, di frode processuale, depistaggio, abuso d’ufficio, maltrattamenti su minori, falso in atto pubblico, violenza privata, tentata estorsione, peculato d’uso. I provvedimenti sono stati eseguiti dai carabinieri. Un centinaio i militari coinvolti nell’operazione.