E’ calato il sipario sull’edizione 2019 di ETNA Fashion Weekend, la manifestazione organizzata dalla Runway Communication che per tre giorni, con un palco “permanente” su piazza della Regione di Aci Bonaccorsi, è riuscita a promuovere il nostro territorio e le eccellenze ad esso collegate nei settori della moda, dell’arte, della cultura, dello sport, del cinema, del teatro e della medicina.
Tutto ciò in un contesto in cui eleganza, spettacolo e divertimento sono riusciti a fondersi in un mix perfetto, risultato gradito agli spettatori che ogni sera hanno occupato la platea in ogni ordine di posti. Ciò per la soddisfazione di Conci Gulino ed Aurelio Puglisi, anime della manifestazione, che per tre giorni hanno profuso ogni sforzo affinché tutto andasse secondo quanto predisposto. Si è iniziato con il concorso per l’elezione di “Miss Etna Fashion”, che ha tenuto gli spettatori col fiato sospeso fino a tarda ora. La giuria presieduta dal regista Felice Corticchia, infatti, non doveva valutare esclusivamente la bellezza delle concorrenti, che infatti non hanno dato vita ad alcuna sfilata in costume, bensì pure la loro solarità, vulcanicità e simpatia.
Alla fine l’ha spuntata Carla Sciacca – aspirante biologa, quasi ventunenne, con il sogno nel cassetto di fare la modella – che ha poi potuto sfilare nella serata conclusiva della manifestazione accanto a “colleghe” di più consolidata esperienza, le quali hanno indossato creazioni straordinarie, alcune in materiale ecosostenibile, proposte da “Fashion Designer” affermatissimi a livello internazionale: veri e propri artisti prestati alla moda – così come si è definito Pietro Paradiso – che rispondono ai nomi di Giusy Donini, Jasha, lo stesso Pietro Paradiso, Olga Cocorita e, per finire, la polacca Diana Walkiewicz, che ha saputo realizzare un brand apprezzatissimo in ogni parte del mondo.
Tornando a Miss ETNA Fashion 2019, per lei la sfilata non è stata l’unico premio, visto che il regista Corticchia la coinvolgerà in un suo lavoro, inoltre potrà contare su due anni di management da parte della RC Model Academy. Fra le due serate, quella seguitissima dedicata ai siciliani che hanno saputo farsi onore a livello internazionale, mantenendo le proprie radici nell’Isola o continuando a promuovere la Sicilia anche in altre parti del mondo: il prof. Mario Zuccarello, ordinario dell’Università e primario di Neurochirurgia dell’ospedale di Cincinnati (Usa), l’arch. Francesco Geracà (Arte e Architettura), lo stesso Felice Corticchia (Cinema), nonché Francesca Litrico (Teatro), Linda Schipani (Arte e Moda ecosostenibile), Pippo Leone (Organizzazione nello Sport), Andrea Distefano (Moda Fashion), Roomy Catania Under 13 (rappresentata da Giovanni Barbagallo) e Spartans Catania Rugby League (Sport di squadra: presenti gli atleti Antonio Cacopardo, Gianluca Privitera e Mario Di Sano, nonché il tecnico Salvo Pezzano), Santi Consoli (Artista a tutto tondo) e, dulcis in fundo, Filippo Di Mulo, responsabile del settore velocità della Nazionale azzurra di atletica leggera.
Un riconoscimento a distanza è stato idealmente consegnato anche ad Ambra Schillirò, figlia dell’indimenticato giornalista Nuccio, divenuta ormai da anni ambasciatrice delle donne siciliane in Cina. Durante la manifestazione, presentata da Andrea Schillirò e Paola Parisi, su cui ha vigilato il direttore di palco Massimo Nicotra, numerosi momenti di spettacolo curati dall’attrice Francesca Litrico, dalla cantante Giada, dai ballerini della compagnia di danza moderna “Butterfly Company”, nonché da Malù. Quest’ultimo, con la partecipazione straordinaria di Manuel Scavuzzo, ha garantito tre coinvolgenti esibizioni di acrobatica aerea.
A sorpresa, nella serata conclusiva, anche il cabarettista Max Pieriboni di Colorado, mentre un’annotazione a parte merita la sfilata di Simona Nocerino, 16 anni, di Paternò. Due anni fa la ragazza ha perduto la mano destra in un incidente, ma con straordinaria forza di volontà, supportata anche dalla RC Model Academy, ha continuato a coltivare il proprio sogno di diventare una modella. Da settembre sarà protagonista di una campagna motivazionale nelle scuole, per dimostrare e far comprendere ai coetanei che la disabilità, a volte, è soltanto un handicap che si trova nelle testa degli altri.