Fimmg CA Ragusa augura buon lavoro ai colleghi dei presidi turistici. Da ieri 1 Luglio è cominciata la stagione estiva della Continuità assistenziale (ex guardia medica) in provincia di Ragusa, con l’attivazione dei presidi di servizio turistico nelle località balneari iblee.
Come organizzazione sindacale di settore, la Fimmg Ragusa Continuità Assistenziale desidera augurare buon lavoro a tutti i colleghi. A farlo è il Dottor Giovanni Adamo: “In qualità di Segretario provinciale di settore auguro a tutti i colleghi un buon inizio a fianco delle comunità ed in piena collaborazione con gli altri organismi sanitari del territorio. Il medico di continuità assistenziale, specie nelle zone balneari, riveste un ruolo importante sia per i cittadini locali che per i turisti che frequentano le nostre località, rappresentando la figura sanitaria più prossima alle esigenze sanitarie di base, ossia quelle prestazioni considerate indifferibili all’interno dell’ambito delle cure primarie”.
In occasione dell’apertura delle guardie mediche turistiche, il sindacato vuole ribadire quali siano le attività a carico dei presidi di continuità assistenziale, chiedendo alle autorità sanitarie preposte di far rispettare gli ambiti professionali, evitando in modo continuato le commistioni con altri settori che operano nel territorio. Le guardie mediche, come indicato dai decreti nazionali e regionali, sono presidi in cui vengono erogate prestazioni di assistenza medica, ambulatoriale e domiciliare, per malattie acute o per condizioni croniche che si sono riacutizzate che non rivestono il carattere dell’emergenza o urgenza.
Tali prestazioni devono essere fruibili in una fascia oraria ben determinata, nel caso del servizio turistico dalle ore 8.00 alle ore 20.00, ed in locali adeguati per l’attività sanitaria di base. “Al fine di operare con consapevolezza e dare un servizio adeguato agli utenti, abbiamo voluto ribadire un concetto espresso nei decreti legge – continua Adamo – che il medico di continuità assistenziale non è un medico delle emergenze, ma una figura sanitaria inserita nel contesto delle cure primarie con il compito di dare assistenza sanitaria di base nell’arco delle 12 o 24 ore. Come sindacato – termina Adamo – diciamo questo affinchè ognuno giochi il suo ruolo per raggiungere come un’unica squadra lo stesso obiettivo: ossia la salvaguardia della salute pubblica”.