Il 17 luglio si deciderà il futuro del Parco degli Iblei. A Roma, presso il Ministero dell’Ambiente, si incontreranno i commissari dei Liberi Consorzi di Ragusa e Siracusa per prendere una decisione insieme agli esponenti ministeriali che influirà tantissimo sul territorio. Sulla vicenda interviene il sindaco di Modica fortemente contrariato dal fatto che i Sindaci, non siano neanche stati interpellati ed invitati.
“Questa è l’ennesima prevaricazione che il territorio ibleo è costretto a subire. L’augurio, però, è che questa volta riesca ad alzare la testa. Trovo ingiusto che a dei Commissari calati dall’alto, pur dalla doti professionali indiscutibili, sia demandato un compito così importante senza considerare minimamente i veri rappresentanti dei cittadini regolarmente eletti dal popolo. Chiedo pubblicamente ai miei colleghi sindaci di prendere posizione e di reclamare apertamente la priorità del proprio ruolo ad un tavolo così importante. E vado oltre. Perché non proporre un referendum popolare sull’istituzione del Parco degli Iblei? E’ ora che i cittadini iblei ritrovino quel senso di partecipazione democratica che gli è stato negato anni fa dall’inizio dell’infinita era commissariale".
Abbate si augura che tutti i sindaci interessati da una perimetrazione diversa da quella deliberata dai consigli comunali, possano diffidare i Commissari ad andare avanti in un iter viziato dalla mancanza di un governo democraticamente eletto dagli enti intermedi delle Province e invita il Presidente della Regione a rinviare qualsiasi decisione a livello regionale e nazionale a dopo le elezioni che, salvo ulteriori dilazioni, dovrebbero essere il prossimo autunno.