Giornata di tensione all’interno del governo sul tema delle pari opportunita’. Attraverso un’intervista, il sottosegretario alle Pari Opportunita’ Vincenzo Spadafora si lancia in un attacco frontale nei confronti del vice premier Matteo Salvini.
"L’Italia – dice – vive una pericolosa deriva sessista. Come facciamo a contrastare la violenza sulle donne, se gli insulti arrivano proprio dalla politica, anzi dai suoi esponenti piu’ importanti?". Per Spadafora un esempio sono "gli attacchi verbali del vicepremier alla capitana Carola definita criminale, pirata, sbruffoncella". Salvini, dalla Sicilia, commenta l’attacco del sottosegretario: "Cosa sta a fare Spadafora al governo con un pericoloso maschilista? Se pensa che sono cosi’ brutto e cattivo, fossi in lui mi dimetterei e farei altro, ci sono delle Ong che lo aspettano".
Nel pomeriggio rassicura pero’ sulla tenuta dell’esecutivo: "Il governo non e’ a rischio". Ma il vice premier, ammonisce i colleghi pentastellati: "Se tutti lavorano, il governo va avanti. Agli insulti rispondiamo coi fatti: il Codice Rosso sara’ legge entro luglio, salvando tante donne vittime di violenza che dovranno essere ascoltate dal giudice entro tre giorni dalla denuncia. E la castrazione chimica per pedofili e stupratori sarebbe un altro passo avanti verso la civilta’". A fare quadrato attorno al sottosegretario ci pensa Luigi Di Maio: "Spadafora non si dimette. Punto. E ora andiamo avanti, sono stanco di queste polemiche inutili".