Una seduta aperta del consiglio comunale di Ragusa “per fare chiarezza sul caso aeroporto di Comiso” è stata chiesta dai consiglieri Mario D’Asta del Pd, Giovanni Gurrieri del M5 e Gianni Iurato di Ragusa Prossima.
Che così la motivano “Se il futuro dell’aeroporto di Comiso è compromesso, e naturalmente speriamo di no, abbiamo il dovere di esaminare sul piano politico quello che sta accadendo”. La richiesta è stata inoltrata al sindaco e al presidente del consiglio comunale. Secondo i tre promotori ‘trasversali’ infatti “la crisi dell’aeroporto “Pio La Torre” rappresenta rilevanti motivi d’interesse della comunità date le forti ricadute economiche che interessano il nostro territorio, partecipando il Comune di Ragusa stesso alla gestione con contributi economici ricavati dalla tassa di soggiorno. Riteniamo una circostanza speciale la crisi dell’aeroporto di Comiso, vista la riduzione del numero dei voli.
Diversi sono stati, sull’argomento, gli interventi effettuati in Consiglio comunale sia durante le comunicazioni, sia durante la discussione del Dup, non ultimo in alcune sedute specifiche solo con l’obiettivo di avere informazioni sullo stato dell’arte della grande questione. In più l’argomento è stato oggetto di discussione della V commissione consiliare e dell’osservatorio permanente sulla tassa di soggiorno sempre a palazzo dell’Aquila”. Del resto D’Asta Gurrieri e Iurato “ritengono strategico il ruolo dell’aeroporto di Comiso che ha esercitato, che esercita e che può continuare ad esercitare per la nostra economia e per il nostro territorio tutto, una funzione di crescita straordinaria” e ricordano che “sulla questione, in realtà, già il 9 agosto del 2018, era stata presentata un’altra richiesta di Consiglio comunale aperto che però non è stata presa in considerazione”.
Infine la conclusione dei tre consiglieri di opposizione “speriamo che adesso si comprenda nella maniera migliore la consistenza di tale esigenza per affrontare di petto la difficile situazione. Valutiamo necessaria, altresì, la presenza di tutte le figure istituzionali, economiche e produttive, datoriali e sindacali, associative e di categoria. La crisi dell’aeroporto, infatti, riguarda da vicino tutti. Sarebbe opportuno che la seduta aperta del Consiglio comunale si tenesse in un luogo simbolico come lo stesso aeroporto”. (da.di.)