Nei prossimi 20 anni ci saranno in Italia un milione di abitanti in meno, un problema sottovalutato per le citta’ e per il commercio. E’ uno dei passaggi della relazione di Confcommercio "Nord-Italia verso l’Europa, Sud altrove".
Per Confcommercio quindi si deve "pensare a ricompattare le citta’". Nel 2018 si e’ registrata per l’Italia una dinamica negativa, -0,2%, per il quarto anno consecutivo dal 2015, con il Sud che ha perso 222.783 persone dal 2015 al 2018. Il Mezzogiorno sta quindi diventando un’area di passaggio. Il nord-ovest in tre anni ha perso 30.861 mila abitanti, il nord est 4.552, il centro 42.526. "Un’economia ferma e senza una vera prospettiva di ripresa aggrava i problemi strutturali del Mezzogiorno allontanandolo sempre piu’ dal resto del Paese", ha detto il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli.
"Un dato tra tutti: negli ultimi 10 anni il Pil pro capite del Sud e’ calato del 10% a fronte dell’1,9% del Nord-Est, una crisi che incide un po’ meno nel commercio e nel turismo, settori che in quest’area riescono ancora a sostenere Pil, occupazione e consumi", ha aggiunto. Per il presidente di Confcommercio "per ridurre i divari territoriali non servono politiche assistenziali, ma occorre e migliorare l’accessibilita’, le infrastrutture e sfruttare al meglio i fondi strutturali europei puntando sul turismo".