Presentata a Ragusa la 23^ Relazione Sanitaria delle attività realizzate, nel corso del 2018, dal Dipartimento di Prevenzione dell’Asp. Presenti il direttore sanitario aziendale dr. Raffaele Elia; il Capo Dipartimento, dr. Francesco Blangiardi; la responsabile dell’UOS Screening, dr.ssa Sonia Cilia e il responsabile Bio Statistica Medica, dr. Riccardo Gafà.
Molti dati e informazioni: tasso di natalità, la sicurezza alimentare, gli screening. La Medicina Scolastica, una delle poche Asp, la nostra, che mantiene questo servizio, che svolge una parte importante dell’attività di educazione sanitaria: alimentazione, igiene, fumo, alcoolismo, incidenti domestici e stradali. Nel 2018 purtroppo l’adesione per lo screening colon retto e collo dell’utero è stata molto più bassa della media prevista: svariate criticità organizzative, legate all’avvio di nuovi percorsi di screening come lo screening con l’HPV test in convenzione con l’ASP di Messina, e la carenza di organico nelle strutture sanitarie dedicate agli screening, hanno peggiorato l’efficienza del percorso. In autunno, quasi certamente, si partirà con lo screening rivolto ai soggetti potenzialmente a rischio per il carcinoma mammario “ereditario-familiare” per definirne il rischio, le modalità e tempistiche di sorveglianza, le misure di prevenzione e di trattamento nei casi di carcinoma accertato.
I dati demografici della Provincia di Ragusa relativi all’anno 2018 presentano una popolazione media di 321875 abitanti di cui 159.641 maschi e 162.234 femmine. I nati durante l’anno sono stati 2.2714 con una prevalenza di maschi (1.366) rispetto alle femmine (1.348) con un tasso grezzo di natalità di 8.73 riferito alla popolazione della Provincia che risulta superiore al tasso di natalità per 1000 abitanti della popolazione italiana ma in diminuzione rispetto all’anno scorso (8.86). Negli ospedali della provincia sono nati 3.162 bambini, un numero superiore ai bambini nati da genitori residenti, il che presuppone una fascia di utenza degli ospedali della provincia che proviene sempre più dalle province confinanti. Il comune con il tasso di natalità più alto quello di Acate con 10,37 %.
Il numero annuale di decessi è stato di 3160 di cui 1.546 maschi e 1.614 femmine; per il quarto anno di seguito il numero delle donne decedute supera quello degli uomini. Per quanto riguarda l’analisi dei dati di mortalità per causa specifica si evidenzia come le malattie dell’apparato cardiovascolare, in accordo al dato nazionale, rappresentano per entrambi i sessi la principale causa di morte. Il tasso di mortalità per tale patologia per 10.000 abitanti è di 37,08 nei maschi e di 47,83 nelle femmine. La seconda causa di morte è invece rappresentata dai tumori con un tasso di mortalità per 10.000 abitanti di 26,37 per i maschi e di 18,98 per le femmine. Anche in questo caso, in accordo al dato nazionale, il tasso maschile prevale su quello femminile mentre entrambi si mantengono ben al di sotto dei valori riferiti alla popolazione nazionale (maschi 34.8; femmine 19.2 nel 2011 ultimo dato pubblicato dall’ISTAT).
La vita media della popolazione provinciale è di 77,79 anni per i maschi e 83,13 anni per le femmine. Come nel resto d’Italia le femmine vivono almeno 5 anni in più rispetto agli uomini. Con un trend in aumento nell’ultimo decennio. Gli ultracentenari al 31 dicembre del 2018 erano nella Provincia 64; (18 maschi e 46 femmine) e tale valore è aumentato di 10 unità rispetto al 2016 (54). La mortalità infantile (entro i primi 12 mesi di vita) si attesta sul valore di 5,90 su 1000 nati, in aumento rispetto al 2017 (3,30). La mortalità neonatale (cioè entro i primi 28 giorni di vita) è di 4,05 x 1000 nati. Anche questo un valore in aumento rispetto al 2016 (2,10). In aumento i tumori del colon retto da 2,5 a 3,4 (uomini) e stabili da 2,9 a 2,8 (donne), in decremento i tumori dello stomaco, e del fegato
In diminuzione il tumore alla prostata, 3,30 vs. 2,60 x 10.000.
I tumori nel loro complesso sono aumentati di poco per gli uomini (da 26,37 (2009) a 26,40 (2018) x 10.000 ab.); in diminuzione per le donne da 19,7 e 19,00; in netta diminuzione i SUICIDI 22 nel 2009 – (18 m 4 f), contro 15 (12m – 3 f) nel 2018. In netta diminuzione i deceduti per incidenti stradali 30 (23m – 7 f) nel 2009, contro i 19 del 2018 (13 m – 6 f). In lieve diminuzione la mortalità per incidentei domestici, 57 in totale (20 uomini e 37 donne) nel 2009 rispetto a 54 (23 m e 31 f) nel 2018.