E’ stata una cerimonia straziante e dal grande significato religioso, animata dallo spirito salesiano, quella organizzata per dare l’ultimo saluto terreno ad Anna Maria Linguanti la sfortunata diciottenne modicana, morta sabato sera a causa di un aneurisma che non le ha lasciato scampo.
Alla cerimonia oggi pomeriggio svoltasi nel cortile dell’Oratorio San Domenico Savio di Modica Alta, dove la ragazza dal sorriso contagioso, era impegnata come volontaria, erano presenti in tantissimi. Oltre venti sacerdoti provenienti da Gela, Caltanissetta, Catania e Ragusa, suore figlie di Maria Ausiliatrice degli Istituti di Modica e Pozzallo, suore Carmelitane, tanti animatori e grestini della città. A celebrare i funerali è stato Mons. Rosario Gisana Vescovo di Piazza Armerina di origini modicane, affiancati da Don Giuseppe Ruta ispettore di Sicilia dei Salesiani e da Don Giovanni D’Andrea che prenderà il suo posto di nuovo superiore regionale dei salesiani di Sicilia e Tunisia a fine agosto. "Siamo nella posizione di voler capire qualcosa, di trovare un perchè, ma la risposta è in Gesù stesso" ha detto nella sua omelia Mons. Gisana che ha invitato al silenzio davanti a Dio per onorare anche il grande senso di responsabilità e di sensibilità sociale che aveva Anna Maria.
Intorno alla bara bianca, un tappeto di fiori tra i quali spiccavano girasoli, e tanti palloncini. A fare da sfondo uno striscione realizzato dai compagni animatori dei Grest e seduti attorno al feretro tanti grestini. Messaggio delle amiche animatrici e dei responsabili dell’Oratorio San Domenico Savio di Modica Alta, a salutare Anna Maria anche il fidanzato e infine l’intervento dei genitori affranti da un dolore immenso, il papà ha detto: è una spada conficcata in metà del cuore che si rigira, l’altra metà del cuore è da Anna Maria".