Insorgono le opposizioni consiliari Pd e 5 stelle contro la decisione dell’amministrazione Cassì di chiudere al traffico veicolare via Padre Tumino.
Si tratta di un’arteria che dalla zona del Giardino Rosa, dunque da via Aldo Moro, porta direttamente alla provinciale per Chiaramonte Gulfi, in prossimità della rotatoria di viale delle Americhe, costituendo un importante bypass di viale delle Americhe che permette di smaltire il traffico sulla principale via di uscita della zona nord ovest della città. Sulla vicenda è subito intervenuto il capogruppo Pd Mario Chiavola che afferma “una strada che, da anni, è stata riscoperta per la sua comodità e che, all’improvviso, si scopre ‘poco sicura’.
Indubbiamente i ritardi cronici, comuni a tutte le strade della città, per la manutenzione del manto di asfalto, per il decespugliamento, la rendono non ottimale in termini di sicurezza, ma non è che si possono chiudere tutte le strade di Ragusa dove qualcuno ‘stabilisce’ che non c’è sicurezza”. Ed è proprio su questo ‘qualcuno’ che l’esponente dem si sofferma “pare che tutto sia nato dalla lettera di un residente che, a nome anche dei vicini, avrebbe messo in guardia gli uffici competenti sulle eventuali responsabilità del Comune per eventuali incidenti. Istanza subito raccolta, che avrebbe determinato la decisione di ridurre la circolazione con un senso unico in direzione provinciale per Chiaramonte.
Apriti cielo, i residenti non vogliono essere dirottati, in uscita, verso la provinciale per Chiaramonte per affrontare la rotatoria di viale delle Americhe e ritornare verso il centro città. Allora, decisione salomonica, si chiude la strada, riservandola, di fatto, ai residenti, jersey poco prima dell’incrocio con la provinciale, tabella di strada senza uscita all’imbocco dalla parte di via Aldo Moro. Una soluzione che appare strategicamente progettata, sulle basi delle voci circolanti sull’autore della nota dei residenti che sarebbe un quasi notabile residente che, nel 2019, avrebbe scoperto che la larghezza della strada non è tale da consentire la minima sicurezza”.
Ma Chiavola va oltre quando sostiene “destano numerose perplessità le diverse misure adottate, in tempi relativamente brevi, e la totale assenza di comunicazione sull’argomento da parte di una amministrazione solitamente prodiga di comunicati stampa. Nulla da eccepire se si scopre, oggi, che la strada non è sicura, ma serve sapere quali saranno gli interventi da adottare, in tempi stretti, per riaprire al traffico l’arteria che deve essere messa in sicurezza, con gli opportuni interventi e accorgimenti. Rifare il manto stradale, peraltro rinnovato ultimamente, meglio che in altre importanti vie, eliminare erbacce e sterpaglie sul ciglio stradale, deve essere ordinaria amministrazione. Anche interventi straordinari non sembrano impossibili, anzi doverosi da parte di una amministrazione alla quale non mancano i fondi necessari per un intervento di questo tipo”.
Sulla ‘strana’ vicenda interviene anche il gruppo consiliare 5 stelle (Zaara Federico, Sergio Firrincieli, Antonio Tringali, Alessandro Antoci e Giovanni Gurrieri) con motivazioni simili, chiedendosi “dopo decenni ci si accorge che questa strada è sprovvista di sicurezza? Ma perché, piuttosto, non ci si attiva per renderla percorribile nella maniera migliore invece di penalizzare i numerosi fruitori della stessa che gravitano nell’area in questione?” I consiglieri grillini inoltre auspicano che “si possa addivenire a più miti consigli da parte dell’ente di palazzo dell’Aquila per favorire il traffico e renderlo più snello su viale delle Americhe, in quanto la chiusura non è la soluzione”. Segue poi, da parte di Zaara Federico, Sergio Firrincieli, Antonio Tringali, Alessandro Antoci e Giovanni Gurrieri, la critica politica “il sindaco dice che non ha i soldi per allargare questa arteria, per predisporre un’opportuna manutenzione.
Ma perché? Esiste un progetto, una idea di spesa, ha fatto fare uno studio per cui è consapevole che ci vuole una cifra piuttosto che un’altra? Se è questa la scelta del sindaco Cassì, nel momento in cui non ha una somma tale da definire una soluzione, allora abbiamo scoperto che lui il problema preferisce rimuoverlo. Non crediamo sia possibile agire politicamente in questo modo. Forse il sindaco è convinto di essere a casa sua, decidendo di intervenire come meglio ritiene”. Infine, dopo la constatazione che “non si possono soddisfare le esigenze dei pochi residenti dell’area che, a quanto pare, sarebbero intervenuti per sollecitare il provvedimento in questione”, un invito “si pensi, piuttosto, a progettare e a realizzare un allargamento della strada così da soddisfare le esigenze di tutti coloro che, per i più svariati motivi, transitano da quelle parti.
Vogliamo ricordare che durante il periodo autunnale il traffico in zona crescerà giocoforza e quindi i problemi aumenteranno visto che chi transita su viale delle Americhe non potrà usufruire di questa bretella di alleggerimento”. (da.di.)