I risultati dei prelievi effettuati in tutta l’isola dai tecnici della Goletta Verde hanno confermato che al Lido Arizza e alla foce del torrente Modica-Scicli, la presenza degli enterococchi intestinali risulta di gran lunga superiore ai limiti di legge. Ciò nonostante nessun cartello vieta ai bagnanti, adulti e bambini, di contrarre infezioni virali.
Sull’alveo del torrente Modica-Scicli, insistono tre depuratori, quello di Modica e i due di Scicli (contrade Lodderi e Piano Conti). Nella sua corsa da Modica verso il mare, circa 13,5 chilometri in linea d’aria, il torrente lambisce centri abitati e insediamenti, sia residenziali che produttivi, confermandosi un corpo idrico degno della massima attenzione per quanto potrebbe esservi sversato o potrebbe, comunque, pervenire nel suo alveo. I rilievi di Legambiente hanno riguardato anche il fiume IRMINIO dove è stata riscontrata la presenza di idrocarburi. Un fatto inaccettabile per il quale il PD di Ragusa, Modica e Scicli chiedono spiegazioni e interventi urgenti ai rispettivi sindaci Giuseppe Cassì, Ignazio Abbate, Enzo Giannone, quali massime autorità sanitarie al fine di accertare se quanto denunciato da LegAmbiente corrisponda al vero.
Nella non temuta ipotesi che ciò non corrisponda alla realtà, si chiede che gli stessi "si attivino immediatamente per porre fine e tutelare i cittadini nonché l’ambiente in cui NOI tutti viviamo, nondimeno il Turismo di cui tutti si riempiono la bocca, ma che non può prescindere dalla qualità delle acque, ricordando a noi stessi che la bandiera blu (Ragusa, Pozzallo, Ispica) vede esclusi proprio i comuni di Scicli e Modica, anticipando sin d’ora che al presente documento seguirà la presentazione di formale interrogazione nei rispettivi comuni di Ragusa Modica e Scicli".