Momenti di panico questa mattina tra i bagnanti della spiaggia di Caucana dove solo per miracolo non si è verificata una tragedia. Tutto è iniziato quando un bambino e due donne si sono messe a rincorrere un salvagente volato tra le onde Nel tentativo di recuperarlo non sono più riusciti a tornare a riva per la forte corrente del mare mosso.
Almeno una quindicina di persone entrano in acqua per cercare di soccorrerli, ma a causa delle avverse condizioni meteomarine, a loro volta si trovano alle prese con una situazione difficile. Questo il quadro molto complesso con cui si è trovato alle prese, questa mattina, il socio e istruttore del Circolo velico Kaucana, Raffaele Arezzo, avvocato di Ragusa, proprio nello specchio d’acqua a ovest della struttura. Arezzo si è subito portato in acqua con una tavola sup per cercare di aiutare chi stava correndo un serio pericolo. Arezzo, grazie al sup e a una sagola, e all’aiuto di numerosi volontari che hanno formato una sorta di catena umana in acqua, senza dimenticare i bagnini del servizio di assistenza ai bagnanti attivato oggi, come primo giorno, dal Comune di Santa Croce Camerina, è riuscito, bracciata dopo bracciata, a far sì che chi si trovava in acqua potesse raggiungere la riva.
Grande preoccupazione e panico tra le centinaia di bagnanti che affollavano la spiaggia di Caucana in quest’ultima domenica di luglio. Il Circolo Velico Kaucana ringrazia il proprio istruttore e socio per la prontezza di spirito, i soci del circolo Luca Salvo e Salvatore Nobile che hanno aiutato Arezzo a prestare i soccorsi fornendo alcuni dispositivi di galleggiamento e precisa che, al contrario di quanto invocato da qualcuno, non avrebbe avuto senso alcuno mettere uno dei propri gommoni in acqua in una zona in cui ci sono numerosi scogli affioranti e che avrebbero potuto costituire un problema non da poco per i conduttori dei natanti.