Ha preso il via al Porto di Marina di Ragusa la manifestazione “Porto un libro – letture d’estate sotto l’ombrellone” che ha suscitato l’interesse di un folto ed attento pubblico che venerdì all’ora del tramonto, ha partecipato alla prima delle cinque presentazioni di opere letterarie. L’autrice e giornalista Mediaset Agnese Virgillito ha presentato il suo libro intitolato “Jasmine fuma la pipa” edizione Sikè.
All’interno del romanzo la vita sembra trascorrere velocemente, in un racconto con flashback, dove persone e luoghi custodiscono segreti, dalla Sicilia, terra di miti e tradizioni, scenario di criminali ed eroi, dove i profumi mediterranei si mescolano all’odore acre del sangue di Cosa Nostra e dei delitti rimasti impuniti. Un romanzo che ha appassionato gli affezionati di “Porto un libro”. Il volume “Jasmine fuma la pipa” ha suscitato un notevole interesse anche per i particolari metodi di rilegatura utilizzati dall’editore. L’intero libro infatti è stato stampato interamente su carta prodotta da scarti alimentari di agrumi ed inoltre, una volta aperto, emana un leggero odore di zagara. Un libro insomma che coinvolge oltre alla vista e alla fantasia, anche altri sensi come il tatto e l’olfatto e che rende dunque la lettura una vera e propria esperienza a 360 gradi.
La manifestazione “Porto un libro-letture d’estate sotto l’ombrellone”, organizzata dal Mosac, Movimento Sicilia Arte e Cultura e dal Porto Turistico di Marina di Ragusa e con la collaborazione del Centro Servizi Culturali e del Comune di Ragusa, tornerà ad animare i pomeriggi del porto il prossimo giovedì primo agosto con la presentazione del libro “La fiera del monte Racello” di Elisa Cappello e la conduzione dell’incontro di Isabella Papiro. Gli altri attesi appuntamenti della manifestazione si svolgeranno l’8, il 16 e il 22 agosto quando verranno presentati rispettivamente i libri “La mia casa di Montalbano” di Costanza Di Quattro, “Il profumo dei ricci di mare” di Michele Farinaccio e “Ragusa. Da capoluogo di provincia ai primi anni del secondo dopoguerra” di Giuseppe Tumino.