Il Comune di Ispica è o non è, in dissesto finanziario? A chiederlo è il Movimento 5 Stelle. Il dissesto finanziario degli enti locali, per legge, si conclude trascorsi cinque anni da quello a cui si riferisce il Bilancio riequilibrato, che nel caso del Comune di Ispica è il 2013.
A marzo di quest’anno, la Commissione Straordinaria di Liquidazione ha chiuso il Piano di estinzione delle passività pregresse e cessato la sua attività, lasciando però non pagati circa 13 milioni di euro a causa della mancata accettazione da parte di molti creditori della decurtazione del 50% prevista dalla procedura semplificata a cui ha aderito l’Ente e per i quali a oggi esiste un accantonamento di soli 3 milioni e 600 mila euro. Di fatto, pertanto, il Comune è ancora stretto nella morsa dei creditori, vecchi e nuovi, e nulla ha fatto l’attuale Amministrazione per tagliare gli sprechi e risollevare le casse cittadine. Eppure nella seduta consiliare di giovedì scorso, l’assessore Stornello, ha lasciato intendere che oggi il Comune non si trova più in condizioni così gravi e potrà impegnarsi in investimenti atti a ridurre il consumo energetico. Ad una richiesta del M5S di ridurre le tasse, il Sindaco Muraglie, ha amesso che in effetti la situazione non è tanto rosea.
Il clou è stato raggiunto durante la discussione sul progetto di realizzazione di un chilometro e mezzo di marciapiede sulla litoranea, tra l’incrocio con il viale Kennedy e con la via Ucca a Marina, sopra la massicciata posta a protezione della sede stradale dall’erosione costiera. L’opposizione ha duramente contestato l’opera che impegna 200.000€ dal bilancio comunale, compreso ovviamente il Movimento 5 Stelle. Non si può dare massima priorità alla realizzazione di un marciapiede in quel tratto di strada quando tutta la litoranea ne è sprovvista.
Dal punto di vista del M5S, è una scelta pessima, soprattutto se si considera che verrà realizzato su un’area che ancora è di proprietà dell’ex Provincia, ma dovrebbe diventare comunale a fine lavori. Ma, come dice qualcuno, non è che in quel tratto qualche politico ha comprato casa? Ed è così che l’opposizione, compreso il M5S, ha presentato una mozione di indirizzo per impegnare il Sindaco a valutare se si è ancora in tempo per ritirare il progetto e impegnare le somme per interventi ben più prioritari. Mozione approvata senza i voti della maggioranza.