"Se c’e’ una pista che mette alla prova il pilota nella Formula 1 moderna, questa e’ l’Hungaroring". Reduce dalla spettacolare rimonta sino al secondo posto in Germania, Sebastian Vettel scalda i motori in vista del Gran Premio d’Ungheria, in programma questo fine settimana.
Su questo tracciato dal ritmo incalzante non ci sono rettilinei lunghi, quindi ci si trova sostanzialmente sempre a dover lavorare con il volante – spiega il pilota tedesco, che sul circuito magiaro ha trionfato nel 2015 e nel 2017 – Il clima poi, dato il periodo in cui si viene a gareggiare qui, e’ spesso torrido, il che di certo non aiuta. Se l’asfalto e’ asciutto e’ sempre molto impolverato e non e’ detto che migliori nel corso del weekend perche’ vento e uscite di pista riportano dentro la sabbia che le vetture girando naturalmente tendono a eliminare.
Proprio per questo l’aderenza fuori dalla traiettoria ideale e’ minima e ogni errore rischia di essere pagato caro in termini di tempo". "La pista dell’Hungaroring e’ di sicuro una delle piu’ tecniche presenti nel calendario – assicura l’altro pilota del Cavallino, il monegasco Charles Leclerc – Per certi aspetti mi ricorda un tracciato di kart: una curva e’ seguita da un’altra quasi senza interruzione e al pilota spesso non rimane nemmeno il tempo di pensare".