Le modifiche di Ferragosto ai modelli Isa, Indici sintetici di affidabilità, sono inaccettabili. Lo afferma il presidente dell’Anc di Ragusa, Rosa Anna Paolino, continuando a sostenere le posizioni che, in proposito, sono state espresse dall’Associazione nazionale commercialisti.
“Prendiamo atto con rammarico – afferma il presidente Paolino – che dal ministro dell’Economia e delle Finanze, con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale n.192 del 17 agosto scorso del Dm 9 agosto 2019, è stata di fatto sancita la violazione delle disposizioni che regolano i rapporti di lealtà e collaborazione che dovrebbero sussistere fra fisco e contribuenti. Tali modifiche, poiché sono state rese note soltanto il 17 agosto scorso, non concedono ai contribuenti il termine minimo previsto. Siamo dunque – continua Paolino – di fronte all’ennesimo strappo perpetrato ai principi di collaborazione e buona fede che dovrebbero governare, in ogni tempo, i rapporti fra l’amministrazione finanziaria e i contribuenti. Per gli studi professionali il tempo effettivo a disposizione per ricalcolare tutte le posizioni Isa dei propri clienti sarà meno di un mese. Tenuto conto della pausa estiva, difficilmente le software house renderanno disponibili gli aggiornamenti ai programmi prima dell’inizio del mese di settembre. Ma c’è di più.
Le modifiche apportate con il decreto in commento, come si legge nel suo articolo 1, tengono infatti conto del parere reso dalla commissione degli esperti in data 14 febbraio 2019. “Se ciò è vero – spiega il presidente di Anc Ragusa – resta da chiedersi per quale motivo si è atteso il 17 agosto per rendere pubbliche le modifiche e le novità apportate ai calcoli dei modelli Isa precompilati. A questo punto la soluzione più opportuna dovrebbe comportare la totale disapplicazione degli indici Isa per il periodo d’imposta 2018. In assenza di questa misura risolutiva, è necessario comunque che si prenda atto delle violazioni che le recenti modifiche determinano e sia disposto un congruo slittamento del termine del 30 settembre per i versamenti delle imposte dovute a saldo e in acconto da parte dei contribuenti soggetti ai nuovi modelli Isa”.