Mentre i riflettori sono ancora puntati su Marina di Ragusa, in questi ultimi giorni che precedono la settimana del rientro per la festa di San Giovanni, i cittadini della zona Selvaggio (ma pare anche di alcuni quartieri del centro storico e di Ibla) si sono trovati costretti a fare i conti con una crisi idrica di non piccola portata.
Tra i primi a lanciare l’allarme Mario Chiavola, presidente dell’associazione politico-culturale Ragusa in movimento che afferma “da qualche giorno, in zona Selvaggio, alla periferia di Ragusa, continuano a registrarsi problemi seri legati alla persistenza di una notevole carenza idrica. Un disagio che prima sembrava si potesse correlare a un guasto all’impianto di sollevamento idrico, così come pure era stato segnalato dal Comune, e che, adesso, però, continua a permanere, giorni dopo che la presunta anomalia è stata risolta”. Poi Chiavola prosegue “se è vero, come è vero che numerosi residenti allo stato attuale non ci sono perché hanno scelto di andare in vacanza verso le località costiere, è altrettanto vero che chi è rimasto in città sta facendo i conti con tutta una serie di problematiche non da poco.
Addirittura c’è chi domenica scorsa, essendo rimasta a secco la cisterna, non ha saputo a che santo votarsi per colmare il disagio idrico. Stiamo parlando, lo ribadiamo, di un problema molto serio che l’amministrazione comunale non dovrebbe prendere sottogamba. Ecco perché chiediamo che sia effettuata una ricognizione di tutte le aree in cui si verificano problemi, e a quanto ci risulta anche a Ragusa centro e in alcune zone di Ibla, e ci si muova di conseguenza. Se la rete idrica, così come sappiamo, è stata rinnovata, almeno in alcune zone del centro di Ragusa, e quindi non dovrebbero esserci più le odiose perdite denunciate negli anni scorsi, si può presumere che, allora, il problema è a monte, originato, cioè, dagli impianti di sollevamento. Ci chiediamo come possa accadere tutto questo e in che modo il Comune si voglia dare da fare per cercare di risolvere la situazione”. Infine, dal presidente di Ragusa in movimento un appello “abbiamo la necessità che l’ente di palazzo dell’Aquila possa intervenire nella maniera più adeguata, trovando tutte le soluzioni che, in questa fase, si rendono necessarie per garantire all’utenza delle risposte all’altezza della situazione.
E, soprattutto, chiediamo che ci si spenda sul fronte della prevenzione perché a Ragusa la crisi idrica non diventi un fatto permanente e cronico”. A chiamare invece in causa molto più direttamente e pesantemente l’amministrazione comunale è il gruppo consiliare 5 stelle. Ai consiglieri pentastellati infatti non è proprio andato giù che “alle richieste di delucidazione sui disservizi idrici ci siano state risposte non consone dell’amministrazione comunale” e aggiungono “i cittadini vanno rassicurati, non rimproverati”. Zaara Federico, Giovanni Gurrieri, Sergio Firrincieli, Alessandro Antoci e Antonio Tringali incalzano “se non ci fosse da piangere, ci sarebbe da ridere. Come risponde l’amministrazione comunale alle lamentele dei cittadini di contrada Selvaggio che lamentano penuria idrica? Noi non c’entriamo, controllate le vostre cisterne, i vostri impianti. Insomma, è un problema vostro e non ci tediate con queste sciocchezzuole. Una risposta scomposta.
Certo, non consona. Che, forse, mette in evidenza alcuni nervi scoperti su una vicenda che merita di essere approfondita”. Constatano i grillini del consiglio comunale “considerate le segnalazioni raccolte nei giorni scorsi nel centro storico superiore così come a Ibla, per non parlare di Marina di Ragusa, più della metà dei cittadini ragusani avrebbe avuto gli impianti delle proprie abitazioni non all’altezza della situazione? Non abbiamo compreso le ragioni di questa risposta, così come oggi abbiamo letto sui giornali, a chi lamenta disservizi. Non vogliamo ergerci a difensori di altre forze politiche ma dei cittadini sì. E, di certo, non ci si può sentire rispondere in quel modo”.
Quindi Zaara Federico, Giovanni Gurrieri, Sergio Firrincieli, Alessandro Antoci e Antonio Tringali concludono” invitiamo l’amministrazione comunale a tenere in assoluta considerazione le esigenze dei ragusani, soprattutto per quanto riguarda un bene prezioso come l’acqua. Veniamo fuori da tutta una serie di difficoltà dovute a questioni di carattere tecnico che, adesso, sembrerebbero superate. Non dobbiamo dimenticare, inoltre, che in questo periodo estivo, ogni qualvolta si sono verificati disservizi idrici, non è stato facile rimediare l’acqua con le autobotti comunali e, quindi, spesso e volentieri, si è dovuto fare ricorso ai privati, con esborsi personali, pur a fronte del pagamento delle tasse concernenti il canone idrico.
Speriamo, ovviamente, che tutto questo possa essere superato e invitiamo l’amministrazione comunale a organizzarsi meglio per il futuro e, soprattutto, a non essere altezzosa nei riguardi della cittadinanza che, se denuncia la mancanza di acqua, lo fa perché è in difficoltà e ha bisogno di essere rassicurata, non certo rimproverata”. (da.di.)