Quasi settanta dipinti raggruppati in cinque percorsi tematici, il meglio della produzione pittorica dell’ultimo quinquennio, in una mostra antologica che propone un “viaggio” nell’opera dell’artista Guido Cicero. “Dinamism and Emotions”: è questo il titolo della mostra dedicata
all’artista modicano, a cura dello storico e critico d’arte Giorgio Gregorio Grasso, allestita dal 14 al 29 settembre negli spazi espositivi dell’ex Convento del Carmine, in piazza Matteotti, con il patrocinio del Comune di Modica e della Fondazione Teatro Garibaldi. La mostra sarà inaugurata sabato 14 alle ore 19 (ingresso libero solo per il vernissage; visite tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle ore 17 alle ore 21 con ticket di 2,00 €; catalogo disponibile in loco). All’inaugurazione saranno presenti per i saluti istituzionali il sindaco Ignazio Abbate, l’assessore alla Cultura Maria Monisteri e il sovrintendente della Fondazione Teatro Garibaldi Tonino Cannata. Seguirà un intervento del curatore Giorgio Gregorio Grasso. Daniele Voi presterà la voce alla lettura di alcuni brani tratti dal catalogo della mostra.
I maestri Lino Gatto (chitarra) e Carmelo Melilli (sassofono) allieteranno la serata con alcuni intermezzi musicali. Coordinerà la giornalista Cinzia Vernuccio. L’attesa mostra nella sua città natale giunge per Guido Cicero al termine di un percorso di crescita professionale che lo ha visto protagonista di numerose e qualificate esposizioni in Italia e all’estero, da Milano a Venezia, da Mantova a Parigi. Un percorso, il suo, costellato di premi, riconoscimenti della critica e apprezzamenti del pubblico. Partito dalla pittura figurativa, il poliedrico artista modicano (pittore, musicista e fotografo) ha attraversato varie esperienze e correnti culturali, approdando infine a uno stile personalissimo e riconoscibile, attraverso il quale riesce a esprimere un profondo dinamismo emotivo.
“La pittura di Guido Cicero – scrive il critico d’arte Maria Palladino nel catalogo della mostra – è manifestazione sincera, sinestetica e cromaticamente spazialista del suo sentire, proteso a una rappresentazione realistica quanto alla scomposizione di questa stessa in costituenti elementari formati dal segno e dal colore. Emergono direttrici che creano punti di fuga e improvvise attrazioni prospettiche: ci troviamo risucchiati all’interno del dipinto, coinvolti dalla forza dei contrasti timbrici e degli accordi tonali che l’artista, da abile colorista, sa disporre, contrapporre, bilanciare, per ottenere effetti d’ombra o di luminosità e per far risaltare i soggetti”.
La mostra è articolata in cinque sezioni: Hidden Colors of Nature (I colori nascosti della Natura), Women and Spirituality (Donne e spiritualità), City Illusions (Allucinazioni metropolitane); A las cinco de la tarde (Alle cinque della sera); Abstract (Astratto). Ogni sezione raccoglie le opere più significative prodotte da Guido Cicero dal 2014 a oggi.