"Non bisogna abbandonare il campo, penso che un giocatore debba prendere posizione, quello si’. Perche’ il razzismo e’ qualcosa a cui bisogna rispondere". Lo ha detto Romelu Lukaku in un’intervista alla rivista Rolling Stone, rilasciata prima dei "buu" razzisti di cui e’ stato fatto oggetto alla Sardegna Arena di Cagliari.
Dopo un episodio simile verificatosi lo scorso campionato durante un Inter-Napoli, con Koulibaly preso di mira da alcuni tifosi, il club nerazzuro lancio’ un claim per rispondere a questi episodi: Buu (Brothers Universally United): "Penso che sia stata una grande cosa da parte del club lanciare una campagna come questa – ha dichiarato Lukaku – E se vorranno il mio contributo, glielo daro’. Se dovessi sentire cori razzisti, rispondero’. Pero’ i miei pensieri oggi sono sul campo, voglio aiutare i miei compagni a vincere". Il bomber belga proviene dal Manchester United. Anche in Premier si sono verificati episodi simili: "Guarda l’Inghilterra, dove nelle ultime settimane sono successe diverse cose a giocatori dello United e del Chelsea: la questione va affrontata.
Il calcio e’ qualcosa di internazionale, multiculturale. Se vuoi davvero attirare i migliori giocatori del mondo, devi accoglierli a braccia aperte, perche’ a loro volta gli atleti devono adattarsi alla cultura in cui arrivano. Quindi e’ fondamentale non discriminare e apprezzare quello che uno porta con la sua presenza", ha sottolineato ancora Lukaku, che apprezza l’Italia: "Penso sia un bel posto in cui vivere, sono una persona a cui piace scoprire diverse culture: non solo giocare in differenti campionati, ma apprendere culture diverse. Per questo sono molto felice di essere qui", ha concluso.