Ragusa, le opposizioni segnalano. Il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Mario Chiavola, segnala il ritardo con cui sono stati effettuati, dall’amministrazione comunale, interventi a Punta Braccetto.
“Interventi tardivi che, in alcuni casi, hanno compromesso la migliore fruibilità della frazione rivierasca” afferma Chiavola. Il quale comunque ha preso atto che l’amministrazione, a proposito di una rampa d’accesso per disabili, per raggiungere la spiaggia, ne ha installata una pure a Branco piccolo. Resta però, conclude Mario Chiavola “il fatto che ci si è pensato abbastanza in ritardo, a estate già inoltrata, quando, invece, questi interventi, al di là delle problematiche idrogeologiche che sono state messe in rilievo, si sarebbero potuti effettuare con largo anticipo.
Tra le altre questioni che meritano soluzione quella concernente il parcheggio e l’altra riguardante la regolamentazione del traffico veicolare nelle giornate di punta, per evitare che si verifichino gli ingorghi con cui, regolarmente, si è dovuto fare i conti nel corso di questa stagione estiva. A ogni modo, ho preso atto della disponibilità dell’amministrazione comunale e auspico che, in corrispondenza con l’avvio della prossima stagione balneare, ci si possa dare da fare per mettere in moto nei tempi dovuti l’adeguata pianificazione”. L’altro consigliere dem di Ragusa, Mario D’Asta, torna invece su una questione che aveva anche in precedenza sollevato, ovvero l’accessibilità agli atti.
Afferma D’Asta “nell’ultima seduta ho protestato, annunciando il ritiro dell’interrogazione che doveva discutere, perché i documenti richiesti sono arrivati oltre due mesi dopo dalla presentazione della relativa istanza. L’interrogazione, avente per oggetto “Controlli ambientali delle acque del coste del litorale ibleo”, è rimasta lettera morta in aula proprio per la scelta di non affrontare l’argomento in segno di protesta. In pratica, dopo che avevo presentato la richiesta di accesso agli atti alla fine del mese di giugno, per ottenere ulteriori chiarimenti rispetto all’interrogazione in questione, la risposta mi è arrivata la mattina stessa in cui si sarebbe tenuta, poi nel pomeriggio, la seduta del Consiglio comunale. Quindi, senza nessuna possibilità di approfondire il tema.
Davvero un atteggiamento assurdo. Ecco perché, in aula, ho chiesto al nuovo segretario generale, dopo averlo salutato e avergli dato il benvenuto, di fare rispettare le prescrizioni del regolamento comunale. E’ umiliante per noi consiglieri avanzare la richiesta e non ricevere nei tempi dovuti il materiale auspicato”. E Mario D’Asta conclude “comprendo benissimo che si può andare oltre i cinque giorni previsti nel caso di una istanza più articolata. Non cambia nulla se passa qualche giorno in più. Ma qui stiamo parlando di più di due mesi, una enormità di tempo”.
L’ultima segnalazione viene dal consigliere pentastellato Alessandro Antoci e riguarda lo stato disastroso con cui si sono presentate le spiagge di Marina di Ragusa domenica 8 settembre. Antoci elenca “si è formato un canalone di acque non meglio identificate, che potrebbero essere reflue, che da uno sbocco sottostante il lungomare Andrea Doria è andato a finire sino al mare. In un’altra zona della spiaggia, sempre da sotto il lungomare, si è aperta una ampia fessura da cui, anche in questo caso, sono venute fuori acque non meglio identificate. Che hanno tra l’altro trascinato detriti di ogni tipo finiti, poi, sulla sabbia. Per non parlare della mancanza di decoro e del senso di sporcizia che alberga un po’ ovunque. Insomma, non era stata predisposta alcuna pulizia preventiva come se a Marina non dovesse più andare nessuno.
Cosa che, invece, come abbiamo visto, così non è. Anzi, considerato che si saranno ancora altri scampoli d’estate di cui si potrà approfittare, soprattutto nel weekend, chiediamo all’amministrazione comunale di darsi una mossa, di individuare cosa non va e di attivare tutto quello che si rende necessario per far sì che le spiagge di Marina, anche in questo periodo, possano presentarsi in un modo degno di rappresentare la Bandiera Blu di cui la nostra città continua a fregiarsi”. (da.di)