Il Meetup M5S Modica esprime solidarietà al Consigliere Marcello Medica, attaccato da quello che viene definito un gruppo sedicente Laboratorio 5 Stelle, che ne chiede le dimissioni. "L’azione del consigliere M5S riscuote la nostra totale condivisione in quanto le scelte e l’operato politico da lui agiti sono espressione conclusiva di consolidati processi di leale e aperto dialogo fra gli attivisti.
Non quindi autonome iniziative del consigliere Medica, ma manifestazione di un sentire comune coerentemente orientato alle linee nazionali del Movimento 5 Stelle, in cui ci identifichiamo" dichiara la nota del Meetup M5S che risponde punto per punto alle accuse. 1) “Il consigliere Medica si è … distaccato dal gruppo con cui si è candidato”. In effetti fu il “gruppo” del Laboratorio, in maniera esclusiva, oligarchica ed autoreferenziale, e non la formazione politica M5S presente a Modica, a definire la lista dei candidati a consigliere e sindaco, ad individuare gli assessori, a stilare il programma, a imporre le forme della campagna elettorale! A ragione, quindi, chi ha prodotto il documento, si sente tradito dal nostro portavoce Medica che, nella consapevolezza del ruolo che riveste, quale Consigliere Comunale sotto il simbolo del Movimento 5 Stelle, ha tentato in più occasioni di ricomporre il contrasto interno al Movimento modicano.
2) “Più volte il consigliere è stato richiamato ai suoi doveri, che sono anzitutto quelli di una seria e concreta opposizione”. Il ‘richiamo ai doveri’ connota lo stile di presenza del piccolo gruppo che presiede il Laboratorio: esso si ritiene acriticamente nel giusto e consequenzialmente pretende di imporre credo e convinzione propri in modo prevaricante (richiama ai doveri), negando di confrontarsi con chi dai suoi diverge! Chi ha stilato il documento possiede il profondo ed inamovibile convincimento di ciò che è “seria e concreta opposizione”! Ma dietro questo passaggio si cela anche la determinazione di voler usare strumentalmente il ruolo del portavoce per indurlo a farsi carico di scelte che questi non ritiene adeguate, prioritarie e, soprattutto, in sintonia con la linea politica del Movimento 5 Stelle.
3) “I cittadini che hanno votato il M5S a Modica lo hanno fatto per garantire una rigorosa opera di vigilanza e denuncia di quanto avviene a Palazzo San Domenico …”. 4) “… il M5S di Modica, rappresentato da Carlo Cartier come candidato Sindaco, ha fatto … forti denunce sulla passata gestione del Comune da parte del sindaco uscente”; nel prosieguo il portavoce M5S viene accusato di aver ammorbidito e silenziato “ogni voce critica” nei riguardi del sindaco Abbate. Nel merito, Cartier e i suoi sostenitori, forti delle loro convinzioni, mostrino un atto di coraggio e, dando spazio alla coerenza delle proprie certezze, denuncino le malefatte dell’Amministrazione Abbate rilevate, direttamente alla sede istituzionalmente preposta: la Procura Repubblica.
5) “Il consigliere Medica” ha assunto “una posizione … troppo vicina all’Amministrazione”. Affermazione, questa, quantomeno singolare visto che è espressione dell’ex-candidato sindaco Cartier e della ristrettissima cerchia dei suoi promotori: chi più di Cartier, infatti, aveva goduto, nella precedente Amministrazione Comunale, di una vicinanza tanto prossima al sindaco attuale da venir prescelto e nominato dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione Garibaldi – di cui Abbate ne era appunto il Presidente – direttore artistico del Teatro Garibaldi?