"Decine di migliaia" di app sono state sospese dopo la revisione delle pratiche sulla privacy, avviata in seguito allo scandalo su Cambridge Analytica. Le sospensioni "non sono necessariamente indicative del fatto che queste app rappresentavano una minaccia per le persone", scrive in un comunicato il vicepresidente delle partnership Ime Archibong.
Alcuni non hanno semplicemente risposto alla richiesta di informazioni o si sono rifiutate di fornirle. Le applicazioni sospese "sono associate a circa 400 sviluppatori. Facebook si sta muovendo su più fronti per regolamentare la privacy e la libertà di parola. Mark Zuckerberg ha da poco annunciato la Carta su cui si baserà il lavoro dell’Oversight Board.