Diabete, quale frutta può mangiare un diabetico? Chi soffre di diabete deve fare attenzione alla frutta che mangia. La frutta è ricca di fruttosio, un particolare tipo di zucchero, che alza i livelli glicemici nel sangue.
Ma quale frutta si può mangiare quando si soffre di diabete e quale bisogna evitare? Secondo le ultime indicazioni della Fondazione Umberto Veronesi, chi ha il diabete (o anche solo la glicemia alta) dovrebbe limitare il consumo di alcuni tipi di frutta, come ad esempio banane, fichi, uva, cachi e castagne. Via libera invece, seppur con la giusta moderazione, a mele, pere, nespole, arance, pesche, fragole, albicocche e lamponi, caratterizzati da un basso indice glicemico. In ogni caso, l’importante è imparare a calibrare la porzione di frutta e la frequenza di assunzione in funzione dell’andamento della propria glicemia.
A meno di particolari indicazioni del proprio diabetologo, chi ha il diabete non dovrebbe eliminare del tutto alcuni tipi di frutta, ma privilegiare un consumo attento delle tipologie più zuccherine. Il diabetico quindi può mangiare qualche tipologia di frutta ma deve sempre fare attenzione alla quantità(una porzione di frutta non dovrebbe mai contenere più di 15 grammi di carboidrati), alla tipologia (bisogna preferire la frutta fresca e di stagione ed evitare il più possibile quella sciroppata o candita), ai tempi (sarebbe meglio consumare la frutta lontano dai pasti, come spuntino o merenda, per evitare di aumentare il carico glicemico dopo il pasto, soprattutto se in questo sono stati assunti carboidrati, come pane, pizza o pasta.
Come facciamo sempre nelle nostre notizie di salute raccomandiamo di chiedere il parere del proprio medico o di uno specialista prima di modificare il proprio regime alimetare dietetico soprattutto se si soffre di varie patologie come il diabete. Non bisogna mai inserire nuovi alimenti quando si soffre di diabete senza aver chiesto il parere del proprio medico di famiglia.