Dazi, Libia, sicurezza, accordi commerciali. Questi i temi al centro dei colloqui del segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, da ieri a Roma, con i vertici delle istituzioni italiane. A Villa Madama, Pompeo ha incontrato il ministro degli Affari Esteri, Luigi Di Maio, che ha ribadito l’importanza della "storica" alleanza tra i due paesi, e la volonta’ dell’Italia di "essere protagonisti del Patto Atlantico, della Nato e stimolare la nostra storica alleanza verso nuove sfide diplomatiche, sfide che devono riguardare la crescita, lo sviluppo economico e sociale dei nostri paesi.
Abbiamo affrontato tante questioni importanti ma al centro della nostra attenzione c’e’ la crisi nel Mediterraneo, in particolare in Libia, per noi un dossier fondamentale". Il dossier Libia sul tavolo di tutti i colloqui tra il segretario americano e i vertici italiani: "Noi siamo molto grati all’Italia per quello che ha fatto, per la sua leadership nelle azioni Nato, nelle azioni in Libia, Iraq, Afghanistan – ha detto Pompeo -. So che possiamo fare molto di piu’ insieme, continuare a portare avanti questo dialogo per far crescere la sicurezza nel Mediterraneo". Sulla questione libica il ministro Di Maio e’ stato chiaro: "Conveniamo sul principio che per arrivare ad un cessate il fuoco non ci devono essere paesi che stimolino da una parte o dall’altra questo conflitto, e’ importante il ruolo di moral suasion che potranno esercitare Italia e Stati Uniti".
I due ministri degli Esteri hanno espresso preoccupazioni per i comportamenti "predatori" da parte della Cina, sul piano degli investimenti, per Pompeo "si tratta di un argomento molto complesso, di minacce comuni che affronteremo insieme nella partnership che restera’ a lungo tra i nostri paesi" mentre Di Maio ha assicurato: "Noi siamo alleati degli Stati Uniti e con loro condividiamo le preoccupazioni su determinate infrastrutture strategiche, come il 5G".