E’ un problema annoso, ma che con la bomba d’acqua e grandine di poche settimane fa ha fatto veramente temere il peggio. Parliamo della zona iniziale di via Archimede a Ragusa, all’altezza della chiesa della Sacra Famiglia da una parte e del muro che delimita la zona ferroviaria dall’altra, che puntualmente, in occasione di piogge fuori dal normale, si allaga sommergendo le auto di passaggio e che, per fortuna, finora, non ha causato problemi alle persone.
Per cercare di affrontare le varie e complesse problematiche sullo smaltimento delle acqua piovane nella zona, si è tenuta presso il Comune di Ragusa una riunione intersettoriale tra gli enti interessati. Tre le direttrici su cui il Comune di Ragusa intende muoversi, come riepilogato dal sindaco Cassì a seguito dell’incontro. La prima questione è “quella del dialogo con Rfi, con il servizio ferroviario che non può essere pregiudicato o messo a repentaglio e la contemporanea necessità di far defluire le acque in maniera non violenta su un’area di loro pertinenza”.
A seguire, afferma il primo cittadino “c’è l’aggiornamento dei progetti esistenti che prevedono l’intercettazione del grande flusso d’acqua all’incrocio tra via Ducezio e via G. di Vittorio per poi sversarle in zona Tabuna (la zona circostante la Questura di Ragusa ed il parcheggio confinante n.d.r.). Entrambe le soluzioni saranno presentate nei prossimi giorni direttamente alla Regione”. Nelle more di queste soluzioni certamente non immediate, il sindaco ricorda la terza attività posta in essere, ovvero “quella della predisposizione immediata di un piano straordinario della Protezione Civile affinché viabilità e parcheggi vengano opportunamente gestiti in caso di allerte meteo.
Già dalle prossime ore alcune transenne saranno posizionate nei pressi dell’area, pronte a essere installate nel caso si verificasse la necessità di interdire la zona. Sul posto saranno attive due squadre della Protezione Civile per monitorare l’andamento delle acque e coordinare il traffico veicolare”.